15 Novembre 2024 13:44
Rigenerazione urbana la vera grande sfida per lo sviluppo ecosostenibile di tutto il territorio nazionale, in special modo per i piccoli e piccolissimi centri storici e borghi del nostro Paese
MOZIONE sulla (RIGENERAZIONE URBANA ENTI LOCALI – PNRR), firmatari:
ROMEO, CANDIANI, CALDEROLI, AUGUSSORI, TOSATO, PIROVANO, GRASSI, RICCARDI, FREGOLENT, ALESSANDRINI, ARRIGONI, BAGNAI, BERGESIO, BONGIORNO, BORGHESI, BOSSI Simone, BRIZIARELLI, BRUZZONE, CAMPARI, CANDURA, CANTU’, CASOLATI, CORTI, DE VECCHIS, DORIA, FAGGI, FERRERO, FUSCO IWOBI, LUCIDI, LUNESU, MARIN, MARTI, MINASI, MOLLAME, MONTANI, OSTELLARI, PAZZAGLINI, PELLEGRINI Emanuele, PEPE, PERGREFFI, PIANASSO, PILLON, PISANI Pietro, PITTONI, PIZZOL, RIPAMONTI, RIVOLTA RUFA, SAPONARA, SIRI, SUDANO, TESTOR, URRARO, VALLARDI, VESCOVI, ZULIANI
I dettagli– Rigenerazione urbana
“nel quadro generale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il recupero e la rigenerazione di edifici e territori urbani, con particolare attenzione a periferie e aree interne del territorio italiano, vengono qualificati come obiettivi principali all’interno della Missione 5, “Inclusione e coesione”,
Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Investimento 2.1 “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”, al fine di supportare l’inclusione soprattutto giovanile, nonché favorire la riduzione del degrado sociale e ambientale”.
Quali sono gli interventi e le cifre previste per la Rigenerazione urbana.
Le cifre: dal 2021 al 2034, l’assegnazione (per complessivi 8,5 miliardi di euro) di contributi ai comuni per investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale
Quali comuni sono interessati
Comuni con una ” maggiore densità demografica caratterizzata da condizioni di vulnerabilità sociale e materiale (in base all’indice di vulnerabilità sociale e materiale – Ivsm – calcolato dall’Istat) con conseguente più elevata manifestazione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, individuando quali destinatari delle medesime i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti;
I comuni ammessi
i dati pubblicati dal Ministero dell’interno: su un totale di 2.418 progetti presentati, quelli ammessi sono 2.325,
Finanziati solamente 1.784, per complessivi 483 comuni beneficiari corrispondenti per circa il 20 per cento a comuni localizzati nel Nord Italia (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta), per il 25 per cento a comuni del Centro Italia (Lazio, Toscana, Marche e Umbria) e per il 54 per cento a comuni del Sud Italia (Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna, Abruzzo, Molise e Basilicata).
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