Salvini,

Lega,  la discussione all’interno non c’è stata? La versione pubblica e ufficiale è la seguente:

Fabrizio Cecchetti sul suo profilo mostra la foto della riunione

“C’e’ stata una discussione franca ma e’ emersa la tutela assoluta del segretario federale Matteo Salvini: hanno parlato tutti e nessuno lo ha messo in discussione. Lo fanno sapere fonti della Lega, mentre e’ ancora in corso il federale a Via Bellerio.

A testimonianza del clima di condivisione, la Lega ha diffuso una foto della riunione in cui si vede Matteo Salvini seduto accanto a Luca Zaia.

Poi Massimiliano Fedriga vicino a Attilio Fontana. Poco dietro Giancarlo Giorgetti.

Come si muoverà la Lega?

La Lega potrà recuperare il consenso grazie ai risultati che otterrà nel governo di centrodestra – e Matteo Salvini avrà un ruolo fondamentale – ripartendo anche dall’ascolto del territorio e dalla valorizzazione dei tanti amministratori a partire dai governatori.
È quanto è emerso nel federale della Lega, durato quasi 4 ore in via Bellerio a Milano, e che ha confermato piena fiducia a Salvini:
oltre all’analisi del voto, è stata ribadita la necessità di continuare la stagione dei congressi per rinnovare tutte le cariche a cominciare dai segretari cittadini,
quelli provinciali saranno celebrati entro dicembre e immediatamente a seguire si faranno i regionali.
Al vertice hanno partecipato, tra gli altri, Giancarlo Giorgetti, i vicesegretari Andrea Crippa e Lorenzo Fontana, i capigruppo Riccardo Molinari, Massimiliano Romeo,
Marco Zanni e i governatori Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga, Maurizio Fugatti, Luca Zaia.
Tra le priorità del partito: provvedimenti contro il caro-bollette, autonomia regionale e Quota41.
In particolare, la Lega chiederà di inserire il tema dell’autonomia nel primo Consiglio dei Ministri.
Settimana prossima ci sarà un altro consiglio federale per costruire insieme il governo di centrodestra.
La  Lega si riunisce per discutere e i malumori ci sono; i presidenti di Regione hanno e avranno sempre piu’ un peso maggiore, visto il loro peso nel territorio.
La loro preoccupazione dopo l’esito al di sotto delle aspettative, è forte: devono dar conto agli elettori delusi che per ora sono saliti sul carro della Meloni.
Affilano le armi ma non le usano; per ora occorre portare a casa il possibile con la rappresentanza nel Governo.
Poi coi congressi si capirà se nascerà un nuovo soggetto: di sicuro Salvini non molla e anzi è deciso a proseguire nonostante tutto.
La partita pesante è solo rimandata, e chi spinto per andare al Governo con Draghi ora si trova a chiederne conto e questo è un punto a favore di Salvini.
Il suo ruolo resta importante ma molto indebolito, a meno che non riesca a battere i pugni sul tavolo e portare a casa al piu’ presto la riforma delle pensione e l’autonomia regionale.
Sulle bollette i soldi non possono esserci e nel futuro saranno ancora meno, purtroppo.
E sulle autonomie è dura, visti i numeri preponderanti ( alla grande) della Meloni.
L’unità di facciata, la tregua è temporanea: il futuro è un nuovo soggetto per il Nord alleato alla Lega attuale.
Un modo per aiutare i governatori a rimanere in sella e prendere tempo.
Prima o poi però Salvini o chi dopo di lui, in tempi brevi ( Fedriga o altri governatori) dovranno chiarire dove vanno, differenziandosi nettamente da FDI.
Un  incarico importante per Salvini al Governo, potrebbe favorire la transizione morbida, la soluzione migliore.
Condividi sui social