USMIA Carabinieri. Il segretario generale dell’USMIA Carabinieri, Carmine Caforio, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha criticato la crescente violenza contro le forze dell’ordine e ha chiesto l’istituzione di un garante per le forze dell’ordine.

Caforio ha affermato che la violenza contro le forze dell’ordine è in aumento e che gli agenti si sentono sempre meno tutelati dallo Stato.

Ha anche affermato che la mancanza di tutele per le forze dell’ordine sta portando a un senso di sfiducia e scoramento tra gli agenti.

Caforio ha quindi chiesto l’istituzione di un garante per le forze dell’ordine, che avrebbe il compito di tutelare gli agenti dalle aggressioni e dalle calunnie.

Ha inoltre affermato che il garante dovrebbe essere un organo indipendente e che dovrebbe avere il potere di indagare su episodi di violenza contro le forze dell’ordine.

La dichiarazione di Caforio ha ricevuto il sostegno di diverse associazioni di categoria e di alcuni politici.

È probabile che la richiesta di istituire un garante per le forze dell’ordine venga discussa in parlamento nei prossimi mesi.
Ecco alcuni dei punti principali della dichiarazione di Caforio:
  • La violenza contro le forze dell’ordine è in aumento.
  • Gli agenti si sentono sempre meno tutelati dallo Stato.
  • La mancanza di tutele per le forze dell’ordine sta portando a un senso di sfiducia e scoramento tra gli agenti.
  • È necessario istituire un garante per le forze dell’ordine, che avrebbe il compito di tutelare gli agenti dalle aggressioni e dalle calunnie.
  • Il garante dovrebbe essere un organo indipendente e dovrebbe avere il potere di indagare su episodi di violenza contro le forze dell’ordine.
La dichiarazione di Caforio è un appello importante per la tutela delle forze dell’ordine.

È necessario che lo Stato prenda provvedimenti seri per proteggere gli agenti da aggressioni e calunnie.

“non possiamo che condividere e dare il nostro appoggio in tutte le sedi, per tutelare chi tutti i giorni rischia per tutti noi”, GIUSEPPE CRISEO, PRESIDENTE “CASA DEGLI ITALIANI”

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