Whistleblower, segnalanti civici della corruzione, l’iter prosegue

Il cammino che porta all’applicazione della direttiva europea che tutela i segnalanti civici, i whistleblower, sta procedendo.

Nei giorni scorsi la Camera ha infatti approvato la legge di delegazione europea che dà al Governo il mandato di preparare il decreto legislativo.

La notizia è buona soprattutto in Italia, che non brilla per trasparenza, sotto tanti punti di vista.

Mobilitazione dei cittadini

Whistleblower. E’ il momento di fare pressione sul Governo

il decreto  protegge chi denuncia corruzione e illeciti venga elaborato come atto urgente, tenendo conto delle nostre raccomandazioni.

La nuova legge è fondamentale per garantire protezione anche ai lavoratori del privato 

e a chi denuncia la corruzione direttamente a media organizzazioni civiche.

Applicare la direttiva europea serve a colmare le lacune della legge italiana e ad evitare che ci arrivi una multa salata dall’Unione Europea. 

Avremmo dovuto farlo già entro lo scorso dicembre ma così non è stato, tanto che è stata avviata una procedura di infrazione contro l’Italia.

Il rischio corruzione per i soldi dei fondi europei

Dobbiamo fare di tutto per evitare che I fondi del Recovery Plan finiscano in mano al malaffare.

Non possiamo più rimandare il recepimento della direttiva europea a difesa di chi segnala illeciti e corruzione, i segnalanti civici.

La legge italiana è insufficiente: non protegge i lavoratori del settore privato e chi segnala ai media o alle organizzazioni non profit.

Il Governo ha 3 mesi di tempo per preparare la legge sul whistleblowing, ma con le elezioni di mezzo e la formazione del nuovo esecutivo è tutto a rischio. Firma per avere subito una legge!

 

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