26 Dicembre 2024 22:53
La prescrizione non è assoluzione precisa Luca Masini, Procuratore Capo di Modena, riferendosi a una sentenza della Corte di Cassazione
Prescrizione non è assoluzione
La sentenza è quella irrevocabile pronunciata il 27/04/2022 a carico di Casari Roberto più altri e il Procuratore Capo precisa che la prescrizione non è assoluzione
Il Procuratore, per una corretta e fedele ricostruzione degli esiti del processo, precisa che la sentenza non ha annullato la precedente condanna della Corte d’Appello.
La Cassazione, con la sentenza del 27/4, non ha annullato la sentenza di condanna per insussistenza del reato, ma per intervenuta prescrizione del reato.
La sentenza è motivata dalla intervenuta prescrizione del reato non dalla sua insussistenza.
Notizie non esatte
Pertanto il Procuratore Capo, in un comunicato stampa, precisa che, alla luce dei dati processuali alcune notizie pubblicate in questi giorni non sono esatte.
Il procuratore capo afferma che non è vero che “la quasi totalità delle accuse mosse dalla Procura di Modena si sono rivelate prive di fondamento dopo diversi gradi di giudizio”.
I Giudici di Appello hanno riqualificato l’imputazione iniziale di corruzione per esercizio della funzione in “istigazione alla corruzione”.
La Corte di Cassazione ha infine dichiarato prescritto il reato per il decorso del tempo, e non per insussistenza della condotta illecita.
Quanto ai reati fiscali, la sentenza di Appello aveva già escluso il delitto di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Casari Roberto è stato assolto per quel capo d’accusa.
Ma è stata confermata la sua condanna e quella di Simone Francesco e Rinaldi Maurizio per il delitto di emissione di fatture per operazioni inesistenti.
La Corte ha condannato Casari Roberto alla pena di un anno ed otto mesi di reclusione per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Inoltre ha condannato Simone Francesco alla pena di anni due di reclusione, e Rinaldi Maurizio alla pena di un anno e due mesi di reclusione.