26 Dicembre 2024 08:02
Putin “dittatore omicida” , l’accusa tremenda viene ripresa e rimandata al mittente, contro-accuse dei russi
Putin “dittatore omicida”. Il portavoce ufficiale di Putin, Dmitry Peskov, ha poi dichiarato:
“Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica del capo di stato, le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo”.
citazione tratta dalla Pravda
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I russi fanno riferimento a una dichiarazione registrata con quanto detto da Biden
“Sono stato io a suggerire di bombardare Belgrado. Sono stato io a suggerire di mandare piloti americani e di far saltare in aria tutti i ponti sul Danubio”.
Erano i bombardamenti che hanno devastato Belgrado e la Jugoslavia, eseguiti dalle forze NATO con la partecipazione più che attiva dell’Italia all’epoca guidata da Massimo D’Alema.
L’obiettivo era la Jusoslavia di Slobodan Milosevic ( condanna a 40 anni di reclusione) e poi morto per probabile ingestione di veleno ( forse volontaria) e che poi divenne mortale.
Si trattò di bombardamenti a tappeto durata dal 24 marzo al 10 giugno 1999 che comportò distruzione a strutture e infrastrutture civili, come ponti, case, stazioni, edifici pubblici.
La guerra portò a 2.500 morti, tra cui molti bambini, e centinaia di feriti.
L’episodio viene ricordato dai russi per ricordare la guerra e mettere in cattiva luce Biden.
Dichiarazioni e guerre coperte da interessi economici, leader megalomani che cercano di controllare il mondo con la scusa di esportare la democrazia (come se si potesse).
Oppure dall’altra parte della barricata, Putin consapevole della debolezza di chi non impugna le armi, l’Europa, per non avallare e poi avere la responsabilità di contromisure russe.
La paura della guerra nucleare che distruggerebbe mezzo mondo induce l’Occidente a soluzioni morbide, come le sanzioni economiche che dovrebbero ottenere (???) la fine di Putin.
Putin cerca alleanze tra altri grossi competitor come Cina e India, i quali però se appoggiassero apertamente la Russia si troverebbe a terra dal punto di vista economico e non solo politico.
La Cina vive vendendo i suoi prodotti al mondo e idem l’India: senza l’Occidente andrebbe in rovina.
A chi conviene la guerra?
Emergency. “Sembrava impossibile che questa decisione prendesse il sopravvento, dopo che solo pochi mesi fa il conflitto afgano aveva dimostrato il fallimento totale della guerra e dopo due anni di emergenza sanitaria che hanno stravolto le vite di tutti noi”.
Save the Children: “Chiediamo urgentemente alle parti in conflitto di accettare l’immediata cessazione delle ostilità. Sono 7,5 milioni i bambini in pericolo in Ucraina, di cui almeno 400mila nell’area più a rischio nella zona orientale.
La guerra conviene alle lobby delle armi
La National Rifle Association (in acronimo NRA, in precedenza American Rifle Association) è un’organizzazione che agisce in favore dei detentori di armi da fuoco degli Stati Uniti d’America.
La NRA è in cattive acque: il procuratore James, “La condizione finanziaria dichiarata dalla NRA ha finalmente raggiunto il suo status morale: bancarotta”; nel 2018 420 miliardi di dollari il peso del settore.
Presidenti americani come Reagan e Clinton e Trump sono stati appoggiati e Biden?
Esso rappresenta uno dei più alti livelli di spesa dalla Seconda Guerra Mondiale –
E molto più alto dei picchi delle guerre di Corea o del Vietnam o dell’incremento militare del presidente Ronald Reagan negli anni ’80
E circa tre volte quello che la Cina spende per il suo esercito.
La corsa agli armamenti avrà ora, un incremento maggiore, grazie a dittatori piu’ o meno democratici, mentre l’ONU sembra inesistente.
E alla fine l’Ucraina se non entra nella NATO a cosa serve far morire civili innocenti?