27 Dicembre 2024 05:44
Rapine. Luino, è stato riscontrato, soprattutto negli ultimi mesi, un incremento dei reati violenti
Reati legati anche all’uso di armi comuni da sparo, sia nell’ambito, oramai noto, dello spaccio nei boschi che in quello delle recenti rapine perpetrate ai danni di ristoratori e sale slot, fenomeni spesso correlati.
Nel contesto delle indagini legate alla complessa rete della criminalità predatoria, nel pomeriggio di martedì 7 marzo è emersa la figura di un italiano 40enne, incensurato
l’uomo è residente a Cugliate Fabiasco, su cui i carabinieri della Stazione CC di Marchirolo hanno focalizzato, con serrate indagini, le loro attenzioni per possibili legami con gli ambienti delle rapine
e per il possesso di armi clandestine, anche grazie al prezioso contributo informativo degli organi
investigativi del Comando Provinciale di Varese, nonostante l’interessato risultasse immune da precedenti
sia penali che di polizia nonché titolare di un porto di fucile per uso sportivo con regolare detenzione di armi comuni da sparo.
I Carabinieri di Marchirolo, sospettando che lo stesso potesse detenere armi clandestine
hanno così effettuato una perquisizione domiciliare presso il domicilio del 40 enne, che ha portato a concretizzare i sospetti emersi con il rinvenimento e il sequestro di una pistola cal.22 con matricola abrasa e di una doppietta senza marca e né matricola.
Un aspetto inquietante, soprattutto alla luce di un’assenza di precedenti, è emerso osservando il fucile che,
oltre ad essere arma clandestina, era stato interessato da un’opera di alterazione con il parziale taglio delle canne, così da mozzarle
e rendere l’arma molto più pericolosa per la sua intrinseca capacità di essere occultata;
utilizzata con maneggevolezza e divenire particolarmente pericolosa e utilizzabile nei contesti della criminalità, a qualsiasi livello.
Accertato il possesso illecito ed ingiustificabile delle due armi clandestine, il 40 enne è stato quindi arrestato e condotto nella stessa serata presso la Casa Circondariale di Varese.
il resto delle armi, detenute regolarmente, ritirato per i successivi provvedimenti di ordine amministrativo
con la Prefettura di Varese affinché sia emesso apposito divieto di detenzione di armi e munizioni.
L’arresto è stato già convalidato dal Tribunale di Varese, che ha disposto conseguentemente la custodia cautelare
in carcere dell’uomo, le cui definitive responsabilità dovranno naturalmente essere determinate in sede di giudizio.
foto di repertorio