Reggio Calabria: Smantellata una fabbrica della droga, 1800 piante sequestrate

Un’importante operazione antidroga è stata condotta a Reggio Calabria dai Carabinieri della Stazione di Catona, con il supporto del Gruppo Carabinieri Forestali. L’azione ha portato al sequestro di 1800 piante di marijuana e oltre 170 kg di droga già pronta per la vendita. Due persone sono state arrestate e denunciate.

L’operazione nella frazione Rosalì

L’indagine è partita da un controllo sugli allacci abusivi alla rete elettrica nella frazione Rosalì di Reggio Calabria. Durante l’ispezione, i militari hanno scoperto un capannone agricolo collegato illegalmente alla rete elettrica. Approfondendo la verifica, hanno trovato una grande coltivazione di marijuana all’interno della struttura.

L’impianto era dotato di un sofisticato sistema di illuminazione e ventilazione. I due proprietari hanno cercato di giustificarsi, sostenendo che si trattasse di cannabis light. Tuttavia, le analisi hanno smentito la loro versione.

Le analisi della sostanza

Per accertare la natura della coltivazione, sono intervenuti i Carabinieri Forestali. I campioni prelevati sono stati analizzati nei laboratori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. I test hanno rivelato che la percentuale di THC superava i limiti di legge, confermando la presenza di una sostanza stupefacente illegale.

Il sequestro della piantagione

A seguito dei risultati delle analisi, i militari hanno proceduto al sequestro del capannone e dell’intero impianto di coltivazione. All’interno sono state individuate tre serre con 1800 piante di marijuana in diversi stadi di crescita.

Oltre alle serre, è stata scoperta una grow room, dotata di lampade alogene, ventilatori, temporizzatori e tappeti termici. Inoltre, sono stati sequestrati 16 sacchi contenenti 170 kg di marijuana già essiccata, pronta per essere immessa sul mercato.

Gli arresti

I due uomini proprietari del capannone sono stati arrestati per furto di energia elettrica, avendo creato un allaccio abusivo per alimentare l’impianto di coltivazione. Sono stati inoltre denunciati per coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

L’inchiesta è ancora in corso e gli indagati restano sotto la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.

La lotta al traffico di droga a Reggio Calabria

L’operazione evidenzia il costante impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di droga a Reggio Calabria. Le coltivazioni di cannabis illegale sono spesso legate a organizzazioni criminali che sfruttano il mercato nero.

L’uso di strumenti scientifici avanzati e la collaborazione tra le autorità sono fondamentali per individuare e smantellare queste attività illecite.

La collaborazione con l’Università Mediterranea

Un ruolo chiave nell’operazione è stato svolto dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Dal 2022, un accordo con l’Arma dei Carabinieri consente il monitoraggio della filiera della cannabis legale. Questo controllo permette di identificare rapidamente le violazioni di legge e garantire il rispetto delle normative vigenti.

Conclusioni

Lo smantellamento di questa fabbrica della droga a Reggio Calabria rappresenta un duro colpo per il traffico illecito di marijuana. L’operazione dimostra l’importanza della collaborazione tra le diverse forze investigative e gli istituti di ricerca per garantire il rispetto della legge e la sicurezza del territorio.

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