27 Dicembre 2024 06:42
Sanità a Reggio Calabria. Forte denuncia sui social di Fabio Bensaja:
“W LO SPORT ma non quello SANO!!!
A Reggio Calabria non è possibile usufruire del servizio pubblico per tutto il 2023 per fare un certificato medico sportivo di un ragazzino che vuole fare agonismo;
la risposta è che è tutto esaurito e per il 2024 ancora non è possibile prenotare in quanto “non hanno l’agenda”.
#reggiocalabria #piùportipertutti #calatevi #terzomondo #nausea #terradiperdenti #sport.
I problemi della sanità sono nazionali, di recente e ‘ uscita la notizia sulla Lombardia.
Diverse migliaia di infermieri stanno andando a lavorare in Svizzera:
la paga è parecchio più alta e ci sono possibilità di carriera.
I sacrifici e i turni infiniti sopportati dal personale sanitario non hanno avuto una risposta adeguata.
In sanità come in tanti altri settori, le buste paga sono basse rispetto a paesi simili al nostro: per esempio Germania.
E a fronte di aumenti sui generi alimentari, carburanti ecc.
Una condizione che sta bruciando il potere d’acquisto delle famiglie.
Famiglie tartassate anche dal “caro mutuo”.
I comuni non ce la fanno e ricorrono agli autovelox.
Le regioni soffrono e ora pure i costi dell’immigrazione che l’Europa ci addossa.
Al Sud la Calabria è sempre il fanalino di coda e i livelli di povertà sono preoccupanti.
Se la gente non lavora e chi può va all’estero, si capisce che non ci sono soldi anche per i servizi essenziali.
E lo sport è importante per il fisico ma anche per la sua funzione di aggregazione sana.
Spingere sullo sport può servire a togliere i giovani dalla “cattiva strada” e a farli crescere.
Se però anche i certificati medico-sportivi diventano complicati, pure questo scoraggia.
Il lavoro, i servizi inadeguati, le infrastrutture sono tanti tasselli che scoraggiano residenti e investitori potenziali.
E la nostra bellissima Calabria diventa sempre meno attrattiva.