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Abbiamo sollecitato l’approvazione delle restanti dotazioni organiche ancora al vaglio della Giunta regionale.

Fsi-Usae Sicilia: “Incontro in Assessorato regionale sanità su contratti a termine, ditte esternalizzate e oss”.

In occasione della manifestazione davanti l’Assessorato regionale della Salute, in concomitanza dello sciopero nazionale della sanità proclamato dalla Fsi-Usae per rivendicare il diritto ad un dignitoso rinnovo del contratto del comparto sanità

La riunione si è tenuta lunedì 11 ottobre scorso, la delegazione della segreteria regionale Fsi-Usae Sicilia, Pier Paolo di Marco, Salvatore Ballacchino, Salvatore DI Natale, Renzo Spada, Carmelo Massari, Maurizio Cirignotta e Calogero Coniglio,

Fsi-Usae Sicilia in Assessorato regionale della Salute dove sono stati affrontati diversi temi, quali:

–        il rinnovo dei contratti a tempo determinato ordinari e covid del personale sanitario;

–        la mancata applicazione da parte delle ditte esternalizzate al personale dipendente impiegato nelle aziende della regione che prestano assistenza diretta ai pazienti, di un contratto di tipo sanitario privato, quale Aiop o Uneba, anzichè “Multiservizi” riservato agli operai, quest’ultimo contratto in ambiente ospedaliero non tutela legalmente ne pazienti ne operatori;

–        Il mancato riconoscimento nelle selezioni pubbliche del servizio pluriennale e decennale di Oss prestato nelle ditte esternalizzate nelle Asp, Aziende Ospedaliere e Ao Universitarie della regione ed impiegati nei reparti covid e del personale delle strutture sanitarie private, che hanno prestato e continuano a prestare servizio anche nelle aree covid addirittura senza la corresponsione dell’indennità di rischio per malattie infettive;

–        Abbiamo sollecitato l’approvazione delle restanti dotazioni organiche ancora al vaglio della Giunta regionale.

Infine, durante l’incontro, abbiamo appreso che i contratti a tempo determinato del personale sanitario e socio sanitario, saranno prorogati fino alla cessazione dello stato di emergenza che verrà stabilito dal Consiglio dei Ministri. 

Giorno 11 ottobre non abbiamo dato notizia nei nostri comunicati perché il tema della protesta era diverso. Le tematiche affrontate verranno approfondite ulteriormente nei prossimi incontri per trovare delle soluzioni.

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