Obbligo vaccino per militari, sentenza di incostituzionalità

L’Italia non è più un paese per infermieri. “Non è un titolo di un film – commenta Gianluca Giuliano della Ugl salute – ma una realtà triste.
Il report pubblicato dal Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità conferma una enorme carenza di personale stimabile da 230 a 350mila unità.
Un dato che mette l’Italia tra i fanalini di coda in Europa e fa porre la domanda: perché?
Noi crediamo che oltre alle politiche scellerate di tagli operati in passato una delle cause sia la ormai poca attrattività di questa professione.
Lo dimostra il calo delle adesioni registrato negli ultimi corsi universitari in infermieristica. Pur svolgendo un ruolo essenziale per la comunità gli infermieri italiani non riscontrano gli adeguati riconoscimenti.
Lo testimoniano le attuali retribuzioni al di sotto della media europea, le condizioni di scarsa sicurezza e le tutele contrattuali non certe.
Così uno scenario precario come quello attuale rischia di trasformarsi in catastrofico nei prossimi anni.
A farne le spese, se non si interverrà con urgenza, convogliando sempre maggiori risorse, sarà l’assistenza per i cittadini”.

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