26 Dicembre 2024 07:26
Sars-CoV-2, l’interferenza che blocca sul nascere il contagio di Sars-CoV-2.
Sars-CoV-2, gli studi proseguono per capire come mai in alcuni casi si possa riprendere il virus.
Chi è appena guarito dall’influenza ha una probabilità più bassa di essere infettato ma avviene anche al contrario.
Il meccanismo è descritto su molte riviste scientifiche :
quali The Journal Infectious Diseases e National Library of Medicine, quest’ultima la più grande biblioteca medica del mondo e anche quella nazionale degli Stati Uniti.
Ma perchè ci ammaliamo nonostante le nostre difese immunitarie?
A nostra difesa abbiamo l’ immunità innata, chiamata anche “immunità naturale, ereditaria o costitutiva”, che è “la prima linea difensiva nei soggetti non immunizzati.
I primi studi, comunque, sembrano dimostrare che “le risposte immunitarie innate indotte da Sars-Cov-2 e dal virus dell’influenza nelle vie respiratorie superiori e inferiori potrebbero influenzare il tipo di interazioni virus-virus, a seconda di quale virus infetterà per primo”, spiegano dai Cdc.
“L’interferenza virale a livello di popolazione è difficile da dimostrare poiché esistono differenze nella dinamica di trasmissione dei virus respiratori in base ai comportamenti sociali e al periodo dell’anno tra i vari gruppi di età”.
Immunità innata, di cosa si tratta
L’immunità aspecifica o innata è una immunità di tipo non specifico presente sin dalla nascita
Ovvero nei soggetti il cui sistema immunitario non si è ancora sviluppato e non è, quindi, in grado di dare risposte specifiche e selettive agli agenti patogeni.
Detta anche immunità naturale, ereditaria o costitutiva
Cellule in grado di reagire: linfociti NK (Natural killer), i mastociti, gli eosinofili, i basofili, i macrofagi, i neutrofili e le cellule dendritiche.
Quali sono le nostre difese?
Abbiamo difese come le barriere anatomiche, come cute e nelle mucose dell’organismo umano.
altre difese sono le barriere fisiologiche come la febbre che interviene per bloccare molti microrganismi.
Ci sono pure altre barriere del nostro organismo:
il basso pH presente nello stomaco), e vari fattori solubili (tra cui le proteine solubili lisozima, interferone e complemento, che sono in grado di legarsi alle cellule vicine e di stimolare uno stato di resistenza antivirale generalizzato).
Come ci spiega un articolo dell’Humanitas
L’immunità innata è in sostanza, la prima risposta dell’organismo agli attacchi esterni.
Cosa potrebbe funzionare contro il Covid? L’uso dell’interferone
L’uso dell’interferone in questa pandemia.
Anche in questo caso, come ricorda laRepubblica, i soggetti che avevano preso un qualsiasi virus respiratorio erano protetti da Sars-Cov-2.
Si è scoperto che l’interferone viene attivato dalla prima infezione virale creando una situazione sfavorevole per la replicazione di altri virus che non riescono ad “attecchire
E tra questi, il Covid-19 non fa eccezione.”
Cos’è l’interferone?
Gli interferoni sono una famiglia di proteine (citochine) presenti in natura (globuli bianchi, linfociti NK, fibroblasti e cellule epiteliali).
Sono importanti e hanno la funzione di riconoscimento di germi, batteri, virus e cellule tumorali.
- allertare il sistema immunitario in modo che possa neutralizzare cellule cancerose o virus
- aiutare il sistema immunitario a riconoscere un virus o un cancro
- dire alle cellule immunitarie di attaccare un agente estraneo
- fermare la crescita e la divisione cellulare dei virus e delle cellule tumorali
Aiutano le cellule sane a combattere l’infezione e riducono la crescita delle cellule tumorali.
Effetti collaterali degli interferoni, che comunque sono lievi e temporanei:
- febbre
- brividi
- mal di testa
- dolori muscolari
- dolori vari
Ci sono però effetti piu’ importanti che potete leggere nell’articolo seguente
ad es. malattie oculari, problemi cardiaci, peggioramento della salute mentale, malattia della tiroide e malattie polmonari.