Felice Maritano, M.M. dei Carabinieri, ricordato a Mediglia

Commemorazione del 50° Anniversario del Sacrificio di Felice Maritano

Il 15 ottobre 2024, alle ore 10:00, nella frazione Robbiano del Comune di Mediglia (MI), l’Arma dei Carabinieri commemorerà solennemente il 50° anniversario del sacrificio del Maresciallo Maggiore Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” Felice Maritano.

Questa cerimonia rappresenta un momento di grande importanza e riflessione per ricordare il coraggio e l’altruismo di un uomo che ha dato la vita per la sicurezza e la giustizia.

felice maritano
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Inizio della cerimonia

La cerimonia avrà inizio con la deposizione delle corone di fiori. Queste saranno poste dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, e dal Sindaco di Mediglia. Questo gesto solenne è un tributo al sacrificio di Felice Maritano, onorando la sua memoria e il suo impegno straordinario.

Partecipazione delle autorità

Alla cerimonia parteciperanno numerose autorità civili e militari. La presenza di rappresentanti del governo, delle forze armate e della comunità locale testimonia l’importanza di questo evento. Le autorità presenti non solo renderanno omaggio a Maritano, ma rafforzeranno anche il legame tra l’Arma dei Carabinieri e la comunità che serve e protegge.

Coinvolgimento della comunità

La partecipazione dei cittadini e degli studenti alla commemorazione è un segno di rispetto e riconoscimento per il sacrificio di Felice Maritano. La presenza di una nutrita rappresentanza di studenti è particolarmente significativa. Questi giovani avranno l’opportunità di apprendere una lezione importante sulla storia e sui valori di coraggio e dedizione che l’Arma dei Carabinieri rappresenta.

Celebrazioni e benedizione

Le celebrazioni proseguiranno con gli onori alla lapide eretta nel luogo del sacrificio di Felice Maritano. La benedizione della lapide sarà un momento di raccoglimento e preghiera, guidato da un rappresentante religioso. Questo atto simbolico sottolinea il rispetto e l’ammirazione per un eroe che ha sacrificato la propria vita per il bene comune.

Ricordo di Felice Maritano

Felice Maritano, Maresciallo Maggiore dei Carabinieri, è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” per il suo straordinario coraggio. La sua dedizione al dovere e il suo sacrificio sono un esempio di eroismo che continua a ispirare le nuove generazioni di carabinieri e cittadini. Ricordare la sua figura significa mantenere viva la memoria di chi ha lottato per la giustizia e la sicurezza del nostro paese.

Importanza della commemorazione

Commemorare il sacrificio di Felice Maritano è fondamentale non solo per onorare la sua memoria, ma anche per ribadire l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel proteggere e servire la comunità. Questo anniversario rappresenta un’occasione per riflettere sui valori di coraggio, dedizione e altruismo che sono alla base dell’Arma dei Carabinieri.

Impatto sulla comunità

La commemorazione del sacrificio di Felice Maritano ha un impatto profondo sulla comunità di Mediglia e su tutti coloro che partecipano alla cerimonia. Questo evento rafforza il senso di appartenenza e il legame tra i carabinieri e i cittadini. Inoltre, ricorda a tutti l’importanza di valori come il coraggio e il sacrificio per il bene comune.

Felice Maritano: un Eroe della Seconda Guerra Mondiale e della Lotta al Terrorismo

Felice Maritano è una figura emblematica della storia italiana. Nato il 28 aprile 1919 a Torino, Maritano ha servito con onore e coraggio durante la Seconda Guerra Mondiale e nella lotta contro il terrorismo negli anni ’70. Questo articolo ripercorre la sua vita e i suoi straordinari contributi.

Impegno nella Seconda Guerra Mondiale

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Felice Maritano ha combattuto nei Balcani. La sua dedizione e il suo coraggio gli valsero numerose onorificenze, tra cui la promozione sul campo ad Appuntato e una Croce di Guerra al Valor Militare. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Maritano fu imprigionato in Germania fino alla fine del conflitto. La sua esperienza e il suo spirito indomito lo resero un esempio di eroismo per tutti.

La Lotta al Terrorismo

Nel 1974, a 55 anni e dopo 35 anni di servizio, Maritano era prossimo alla pensione. Dopo aver comandato per oltre 20 anni la stazione carabinieri di Rivarolo, quartiere di Genova, venne a conoscenza del fatto che il generale Carlo Alberto dalla Chiesa stava cercando carabinieri per costituire il Nucleo Speciale Antiterrorismo. Maritano chiese immediatamente di poter entrare a farne parte.

Grazie alla sua grande esperienza, la richiesta venne accolta il 27 maggio, cinque giorni dopo la costituzione del nuovo reparto. Maritano divenne subito una delle figure chiave del Nucleo. Contribuì in modo determinante alle indagini che portarono all’arresto dei brigatisti Carnelutti e Sabatino e allo smantellamento della colonna lodigiana delle Brigate Rosse. Le sue indagini portarono anche all’individuazione del covo e alla cattura di Renato Curcio e Alberto Franceschini, leader delle Brigate Rosse.

L’irruzione a Robbiano di Mediglia e la Morte

Grazie all’esame del materiale rinvenuto nel covo dei leader storici delle Brigate Rosse, fu possibile individuare un altro covo in un appartamento a Robbiano di Mediglia. Il covo, inizialmente trovato vuoto ma non abbandonato, divenne l’oggetto di un’operazione di sorveglianza da parte dei carabinieri. Dopo giorni di appostamenti, il 14 ottobre 1974, i brigatisti si presentarono uno alla volta.

Alle 13:00, Pietro Bassi fu il primo ad arrivare e venne bloccato e arrestato. Alle 21:30, Pietro Bertolazzi fu arrestato nello stesso modo. Entrambi erano armati e pronti a reagire. Il maresciallo Maritano partecipò attivamente a queste catture, insistendo poi per partecipare ai turni di piantonamento successivi con i colleghi più giovani, che non voleva lasciare soli nei momenti di maggior rischio.

Alle 03:20 del mattino seguente, un terzo brigatista, poi identificato in Roberto Ognibene, arrivò al covo. Maritano gli intimò di fermarsi, ma Ognibene rispose con colpi di arma da fuoco, ferendo il maresciallo. Nonostante le ferite, Maritano si lanciò all’inseguimento del brigatista, sparando a sua volta. Riuscì a colpire Ognibene con quattro proiettili, ma cadde al suolo accanto a lui, esortando i colleghi sopraggiunti a catturarlo.

Il Sacrificio e l’Eredità di Maritano

Felice Maritano morì durante il trasporto in ospedale, lasciando la moglie e tre figli. Nel covo furono trovati armi, munizioni, documenti ed effetti personali legati ai fatti di terrorismo. Il suo sacrificio non fu vano, poiché contribuì significativamente alla lotta contro il terrorismo in Italia. La sua dedizione e il suo coraggio rimangono un esempio per tutti i carabinieri e per la nazione intera.

Conclusione

Felice Maritano è un eroe della nostra storia. La sua vita è un esempio di dedizione, coraggio e sacrificio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, combatté con onore nei Balcani e, dopo l’armistizio, sopportò la prigionia in Germania. Negli anni ’70, rispose alla chiamata del generale Carlo Alberto dalla Chiesa per combattere il terrorismo, dimostrando ancora una volta il suo spirito indomito.

Il 50° anniversario del suo sacrificio è un momento per riflettere sui valori che Maritano ha incarnato. La sua storia ci ricorda l’importanza del coraggio, della dedizione al dovere e del sacrificio personale per il bene comune. Ricordare Felice Maritano significa mantenere viva la memoria di chi ha dato tutto per la nostra sicurezza e libertà.

Conclusione

Il 50° anniversario del sacrificio di Felice Maritano è un momento di grande significato per l’Arma dei Carabinieri e per la comunità di Mediglia. Ricordare il suo eroismo e il suo sacrificio ci invita a riflettere sui valori che devono guidare il nostro impegno quotidiano per la giustizia e la sicurezza. Questa commemorazione solenne ci permette di onorare la memoria di un eroe e di rinnovare il nostro impegno verso un futuro migliore e più sicuro.

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