16 Marzo 2025 21:48
Gloria, la settantottenne paziente oncologica che ha avuto il via libera alla procedura per il suicidio medicalmente assistito, scrive “sono qui e vi aspetto”
Sono qui e vi aspetto
La donna, residente in Veneto, ha scritto alla sua Asl e al governatore Luca Zaia di accelerare la morte assistita “Sono qui e vi aspetto”.
L’anziana, dopo aver ottenuto un primo via libera, ha ricevuto dalla ASL una richiesta per una ulteriore valutazione prima di ricevere il farmaco necessario. La richiesta però è priva di una indicazione dei tempi necessari. Dopo che la sua Azienda Sanitaria aveva accertato che la donna possedeva tutti i requisiti per accedere all’aiuto alla morte assistita sono nati i problemi. Il 6 luglio la ASL ha avvisato i legali dell’anziana che dovranno effettuare nuove verifiche sulla sua condizione. La paziente aveva risposto manifestando la sua disponibilità e chiedendo che le verifiche potessero essere effettuate entro il 12 luglio.
E’ il secondo caso in Veneto
La paziente, che si chiama Gloria e ha 78 anni, è il secondo paziente veneto, dopo Stefano Gheller, ad aver visto riconosciuto questo diritto. L’anziana è affetta da una patologia oncologica irreversibile che le provoca sofferenza e aveva deciso autonomamente e consapevolmente di chiedere la strumentazione per somministrare il farmaco letale. Il percorso per ottenere il via libera è durato sei mesi. Il primo paziente che aveva ottenuto il via libera era stato Stefano Gheller, un cinquantenne affetto da una grave forma di distrofia muscolare. Ma per Stefano questa possibilità voleva solo essere la sicurezza che se uno non ce la fa più deve poter decidere. Mentre per Gloria è il bisogno improcrastinabile di porre fine a insopportabili sofferenze.