rally e drift

Scoppia la drift mania. Ex piloti di rally si avvicinano al drift.

Rally e Drift quanto sono simili ? In Italia, lo sport del drift prende sempre più piede e si vocifera un maggiore interesse di possessori di licenza Aci Sport e nello specifico rallysti, che si avvicinano al drift.

Velocità e manovre adrenaliniche. Sono questi i due ingredienti principali che decretano il successo dell’automobilismo, a qualsiasi livello. Per gli amanti delle auto e della guida, poche cose sono più eccitanti di un bolide che si lancia a tutta velocità sull’asfalto o che si avventura in sorpassi e manovre azzardate. Ed il drifting è senza dubbio una delle esibizioni di talento più spettacolari che ci siano nel mondo delle quattro ruote e che ha delle sostaziali differenze con gli altri sport motoristici.

IL DRIFT

Il Drift italiano iniziava a muovere i primi passi nel 2004. Una gara di abilità giapponese, inizialmente appartenente all’indisciplinato mondo delle corse clandestine, scoppiato poi a livello mondiale verso la fine degl’ anni 80 grazie a Keiichi Tsuchiya, the Drift King.

Le auto da corsa si sfidano in un percorso composto da curve e controcurve di vario raggio. Il veicolo è in estremo sovrasterzo, praticamente in derapata continua, anche nei cambi di direzione. Per far questo inoltre, devono passare a velocità sostenuta, sopra a dei punti ben segnalati; i cosiddetti clipping point. Questo senza ovviamente generare un testacoda né finire fuori strada o picchiare la vettura da corsa. Ciò che determina la prestazione del concorrente è il voto espresso dalla giuria, composta da un gruppo di esperti del settore che dà un giudizio su ogni caratteristica della performance.

IL DRIFT A CRONOMETRO

Ne abbiamo parlato in un nostro precedente articolo, dove con molta probabilità, il Campionato Italiano Drift, il CID organizzato dall’ex pilota Emanuele Festival, inserirà anche una categoria aggiuntiva a cronometro. La Formula Drift Crono ovviamente, data la storia del vero drift, non sostituirebbe le gare tradizionali dell’attuale panorama Drift.

SIMILITUDINI TRA RALLY E DRIFT

Se non si sa eseguire un drift alla perfezione, l’impresa può risultare piuttosto pericolosa, perché si perde il controllo dell’auto. Ecco perché il drifting è considerato un gesto da veri professionisti dell’automobilismo.

Se ben si fa caso, in alcuni eventi del motorsport, è ormai solito vedere pubblicizzato il rally show, piuttosto che il drift show con i suoi taxi drift. Due discipline molto vicine.

Mentre nel rally l’auto derapa per affrontare una parte della curva, nel drift il controllo in derapata è continuo per tutto il tracciato di gara. L’impostazione di guida ha certamente molte similitudini, ma nel pratico l’abilità e controllo del pilota è diverso.

PERCHE’ I PILOTI DI RALLY SI AVVICINANO AL DRIFT

Correre nel motorsport è solitamente considerato un ottimo modo per buttar via un sacco di soldi. Ma non è detto che la passione per cilindri, pistoni e gomme fumanti, debba per forza costare un occhio della testa.

Ci sono molteplici opportunità per correre ed il drift è una di queste. Il drift ha minori costi di gestione delle proprie vetture nonché nella sua creazione. Questo è uno dei tanti motivi per il quale alcuni piloti di rally, si avvicinano al drift. Vuoi per l’adrenalina che trasmette, vuoi perchè i costi sono decisamente minori ed “alla portata di tutti” o quasi. Ovvio nel drift, le gomme sono uno dei maggiori costi, e questo non vuo dire che l’auto da corsa per la categoria drift costi poco. Ma è certo assodato che confronto ad altri sport dei motori, l’investimento non sia in milioni di euro.

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