26 Dicembre 2024 06:55
Il Teatro Manzoni di Busto Arsizio ospiterà l’anteprima nazionale dello spettacolo “No, non è la gelosia!”, il prossimo 28 aprile 2023 alle ore 21.
Si tratta di un divertentissimo “mènage à trois” all’italiana, con libero adattamento teatrale da” DRAMMA DELLA GELOSIA” di Ettore Scola. La produzione è di Teatro in Mostra, realtà impegnata dal 2005 nello sviluppo di produzioni teatrali, frutto di un complesso percorso culturale, caratterizzato dallo scambio ed accrescimento vicendevole tra artisti e discipline solo a prima vista lontane e dissonanti.
La storia
Uno dei capolavori della “commedia all’italiana” arriva in teatro con la storia di un divertentissimo mènage à trois di ambientazione “popolare” nell’Italia del post boom economico.
Lui, muratore maturo e coniugato, lei, fioraia sognatrice e romantica e l’altro, giovane e focoso piazzaiolo; si trovano, si innamorano e si lasciano in un tragicomico triangolo dei sentimenti che dalla farsa passa al grottesco senza dimenticare le sfumature del melodrammatico così care alla nostra commedia nazionale.
Una satira spassosissima ma anche feroce dei vizi e delle ipocrisie di una società in piena decadenza socioculturale che tanto ricorda la decadenza dell’oggi e di cui i nostri tre innamorati sono le prime vittime in questo crudele processo di evoluzione senza progresso.
Una COMMEDIA BRILLANTE leggera e divertente che nasconde un’anima da satira grottesca!
Nomi e cast di “No, non è la gelosia!”
La drammaturgia dell’opera è a cura di Magdalena Barile, mentre la regia teatrale è di Massimiliano Cividati.
Protagonisti della commedia sono Gabriella Foletto, Antonio Grazioli, Gustavo La Volpe, Laura Negretti e Sacha Oliviero.
Scenografie e piano luci sono curate da Armando Vairo; Direttore tecnico è Donato Rella.
Le scelte artistiche
Lo spettacolo è liberamente ispirato al film Dramma della gelosia. Tutti i particolari incronaca, per la regia di Ettore Scola del 1970. Una commedia all’italiana cult interpretata da tre mostri sacri del cinema italiano come Marcello Mastroianni, Monica Vitti e Giancarlo Giannini.
La scelta di portare questa storia sulla scena nasce dal desiderio di rivivere gli anni ’70 e il loro grande fermento sociale. Pensiamo alle grandi manifestazioni di piazza, i primi movimenti ambientalisti e pacifisti e le grandi battaglie civili per il divorzio e l’aborto.
Sono gli anni della sperimentazione nelle arti, della moda hippy e della rivoluzione sessuale. Per la prima volta nella storia il corpo è al centro del dibattito politico e culturale.
Non resta che andare subito a prenotare il posto e godere questa splendida commedia.
Fausto Bossi