Attacco informatico a Orange: hacker sfrutta debolezza nella sicurezza RIPE

Il gigante delle telecomunicazioni Orange è stato recentemente vittima di un sofisticato attacco informatico che ha portato a un blocco significativo del traffico Internet.

L’attacco è stato effettuato da un hacker identificato come “Snow”, che ha sfruttato una debolezza nella sicurezza dell’account RIPE (Réseaux IP Européens) di Orange. RIPE è un’organizzazione internazionale che gestisce l’assegnazione degli indirizzi IP in Europa.

L’hacker è riuscito a ottenere l’accesso all’account RIPE di Orange utilizzando una password debole. Una volta all’interno, ha manipolato le rotte globali utilizzate dal provider per dirigere il traffico in tutto il mondo.

L’attacco ha avuto inizio alle 9:28 UTC del 3 gennaio e ha avuto una durata di circa 3 ore. Durante questo periodo, i clienti di Orange in Spagna e in altri paesi europei hanno avuto difficoltà ad accedere a Internet.

Orange ha dichiarato che l’attacco non ha comportato la perdita di dati personali dei clienti. Tuttavia, l’incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture di rete.

Le conseguenze dell’attacco

L’attacco a Orange ha avuto una serie di conseguenze, tra cui:

• Interruzioni del servizio per i clienti di Orange in Spagna e in altri paesi europei

• Perdite di profitti per Orange

• Danno alla reputazione di Orange

• Aumento della consapevolezza del rischio di attacchi informatici alle infrastrutture di rete

Le lezioni da imparare

L’attacco a Orange evidenzia la necessità per le aziende di adottare misure di sicurezza rigorose per proteggere le proprie infrastrutture di rete. Queste misure dovrebbero includere:

• L’utilizzo di password forti e complesse

• L’aggiornamento regolare dei sistemi software

• La formazione del personale sulle best practice di sicurezza

Orange ha dichiarato che sta adottando misure per rafforzare la sicurezza delle proprie infrastrutture di rete. L’azienda ha anche annunciato che sta collaborando con le autorità competenti per indagare sull’attacco

Condividi sui social