15 Novembre 2024 08:27
Chip nel cervello, la startup esiste veramente, non si trappa di una delle solite fake
Cosa c’è dietro?
Scopi medici legali ed utili spingono all’utilizzo delle biotecnologie utili per tetraplegia, paraplegia e altri tipi di paralisi fortemente invalidanti.
Cosa si potrebbe curare?
L’Alzheimer e anche tante altre malattie invalidanti fino alla autismo e alla depressione.
L’azienda in questione, Neuralink
Neuralink Corporation è una azienda statunitense di neurotecnologie, fondata da un gruppo di imprenditori, tra cui Elon Musk
Nel 2019 Neuralink annunciò che stava lavorando a un dispositivo “simile a una macchina per cucire” capace di implementare fili molto sottili dentro il cervello
E dimostrò un sistema che legge informazioni da un topo di laboratorio tramite 1500 elettrodi.
Chip nel cervello. Cervello e tecnologia
Come viene descritta l’attività nel sito ufficiale di Neuralink
L’obiettivo iniziale della nostra tecnologia sarà aiutare le persone con paralisi a ritrovare l’indipendenza attraverso il controllo di computer e dispositivi mobili.
I nostri dispositivi sono progettati per offrire alle persone la possibilità di comunicare più facilmente tramite sintesi vocale o testuale, per seguire la propria curiosità sul web o per esprimere la propria creatività attraverso la fotografia, l’arte o le app di scrittura.
Trattare i disturbi neurologici
Le applicazioni pratiche sono molteplici: ” trattare un’ampia gamma di disturbi neurologici, per ripristinare la funzione sensoriale e motoria
E infine, per espandere il modo in cui interagiamo gli uni con gli altri, con il mondo e con noi stessi.”
come funziona?
Neuralink conta di registrare l’attività dei neuroni e di elaborarli per ovviare a gravi lesioni al midollo spinale ad esempio.
Registrare l’attività del cervello potrà portare a rintracciare l’ativiità come la mobilità di braccia e mani, decodificate e inviate via bluetooth al computer dell’utente.
Gli utenti inizieranno a controllare un mouse virtuale per poi giungere a piu’ dispositivi.
I Rischi
Ci sono dei rischi che non vengono nascosti: Rischi che dipendono dall’anestesia generale ma ci sarà un robot neurochirurgico in grado di inserire gli eletrodi al posto giusto.
Sarà necessario entrare nel cervello con un un foro di 23 mm di diametro per poter poi superare il problema dell’anestesia con l’impianto di un dispositivo in maniera cosciente.
Il rischio diminuirà con l’utilizzo di fili di dimensione micron per evitare di danneggiare i vasi sanguigni.
Neuralink prevede la possibilità di utilizzo anche per persone sane…
Sotto l’aspetto della sicurezza nel sito affermano di stare creando una seria progettazione.
In conclusione: la sfida è importante e potrebbe servire molto a curare patologie importanti anche se ci sono rischi di vario genere: medico, etico, di sicurezza e anche di opportunità.
Se una persona se la sente e fa una vita infernale, forse la pena di optare per questa soluzione con tutti i rischi e i benefici annessi e connessi.
Toccare ed entrare nella macchina piu’ complessa, il cervello umano, non è uno scherzo.