Fino al 4 agosto al piano ipogeo della Fondazione Luigi Rovati in Corso Venezia 52 a Milano è esposta l’interessante e preziosa mostra Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi.

Allestita nella strutta museale che già conserva numerose testimonianze del popolo italico, accanto ad opere di arte contemporanea, questa mostra inaugura un ciclo dedicato alle Metropoli etrusche.

Vulci è tra le più dinamiche città dell’Etruria meridionale costiera e si distingue per la produzione di raffinati bronzi e ceramiche e per le imponenti sculture in pietra e terracotta. Questo dinamismo alimenta una estesa rete di rapporti commerciali e di scambi culturali con gli altri centri etruschi e mediterranei, a sua volta stimolo per la stessa produzione artistica e artigianale locale. Nella continuità della visione della Fondazione che vede l’arte come continuum storico fra antico e contemporaneo, sono esposte accanto ai reperti etruschi delle opere di Giuseppe Penone nelle quali plasma la materia-tempo con le proprie mani, in un antico gesto che diventa esso stesso scultura contemporanea. 

Arte e civiltà di Vulci 

La ricostruzione del valore di Vulci come metropoli, dalle sue origini fino alla conquista romana, permette di ricostruire parallelamente l’evoluzione antropologico-culturale delle élites dominanti, degli artigiani-artisti e di tutta la popolazione vulcente.

Una grande mostra che, accanto a una selezione di reperti inediti appartenenti alla collezione della Fondazione, espone capolavori provenienti dalle collezioni di importanti istituzioni pubbliche ed enti privati, a conferma della attrattività del progetto espositivo che la Fondazione esercita fin dalla sua apertura.

In mostra reperti spettacolari 

In evidenza alcuni tra i significativi reperti. La coppia di mani in lega d’argento, oro e rame, e il collarino in osso, appartenente a uno Sphyrelaton, o statua polimaterica, rinvenuto nel 2013 nella necropoli dell’Osteria. Gli ossuari in terracotta inediti della collezione della Fondazione Luigi Rovati per la prima volta esposti insieme un nucleo di ceramiche attribuite al Pittore delle Rondini.

Tra i bronzi inediti un candelabro e due colini della Fondazione Rovati, la spada con fodero e l’imponente urna biconica ed elmo-coperchio in bronzo proveniente dagli scavi Mengarelli della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale. La Maschera-visiera in bronzo, un unicum per l’Etruria, probabilmente di uso cerimoniale, proveniente dai Musei Vaticani. Imponente l’inedito Pilastro figurato in nenfro della Collezione Castiglione Bocci di Ischia di Castro. Parimenti straordinaria la ricostruzione dell’edicola di Ponte Rotto dedicata alla coppia Dionisio ed Arianna, dal 1889 parte delle raccolte del Museo Archeologico Nazionale di Firenze e mai più esposta in Italia dal 1966. 

Due le opere di Giuseppe Penone della collezione della Fondazione Luigi Rovati e inedite per pubblico italiano: Cocci, del 1982 e Colonna di menti, del 1981. 

Guide e supporti inclusivi  

A supporto dell’esperienza di visita, sono disponibili anche un booklet e un’audioguida gratuiti dedicati alla mostra. Il progetto di inclusione della Fondazione “Museo per tutti”, propone per la mostra una guida accessibile per le persone con disabilità intellettiva, creata secondo le regole dell’Easy to read, un linguaggio facilitato regolamento dall’Unione Europea. Sarà disponibile gratuitamente al museo oppure scaricabile on line.

INFORMAZIONI 

Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi
Fino al 4 agosto 2024 – Fondazione Luigi Rovati | Museo d’arte
Corso Venezia 52, Milano. 
Telefono 02.38.27.30.01 

Il Museo d’arte aderisce all’iniziativa “Domenica al museo” promossa dal Ministero della Cultura. Ogni prima domenica del mese il Museo della Fondazione Luigi Rovati apre gratuitamente: un’occasione per visitare i due piani museali e vedere da vicino le oltre 250 opere della collezione.

Sarà possibile accedere al Museo fino al raggiungimento della capienza massima degli spazi. Non si accettano prenotazioni online o telefoniche.

https://www.fondazioneluigirovati.org/

Paolo Franzato

https://ilquotidianoditalia.it/italia/piero-della-francesca-in-mostra/

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