23 Aprile 2025 21:06

THE PROCESS di Marilina Succo al Vittoriale degli Italiani: performance artistica tra silenzio, introspezione e provocazione”
Gardone Riviera, 22 marzo 2025 – Il Vittoriale degli Italiani, uno dei luoghi più evocativi della cultura e dell’arte italiana, si prepara ad accogliere un evento di rara intensità emotiva: THE PROCESS di Marilina Succo. Questa performance unica, in scena il 22 marzo 2025 alle ore 15.00 nello Schifamondo, è un’esperienza immersiva che sfida il pubblico a un confronto intimo con sé stesso attraverso il silenzio, la provocazione e la presenza diretta dell’artista.
In un’epoca dominata dal rumore e dall’iperconnessione, Marilina Succo propone un’opera che restituisce valore al silenzio, trasformandolo in un linguaggio di introspezione e scoperta. THE PROCESS è più di una performance teatrale: è un atto di resistenza contro la superficialità della comunicazione contemporanea, un invito a guardarsi dentro senza filtri, in un ambiente che esalta l’arte come esperienza totalizzante.
Il Vittoriale degli Italiani: un monumento alla creatività e al controllo
Il Vittoriale degli Italiani, situato a Gardone Riviera (BS), è molto più di un semplice complesso architettonico: è un’opera d’arte vivente, un testamento alla grandezza e alla visione di Gabriele D’Annunzio, poeta, drammaturgo e uomo d’azione tra i più influenti del XX secolo.
Costruito tra il 1921 e il 1938, il Vittoriale è il frutto dell’ossessione dannunziana per il controllo, l’estetica e la monumentalità. Ogni elemento di questo luogo è stato pensato per impressionare, stupire e suscitare emozioni, trasformando la dimora del poeta in un palcoscenico della sua esistenza e delle sue ambizioni.
Lo Schifamondo, dove si terrà la performance, è uno degli spazi più simbolici del Vittoriale. Costruito per essere la dimora definitiva del poeta, è una sintesi di teatro e realtà, un luogo dove arte e vita si fondono. Proprio per questo, THE PROCESS trova in questo ambiente il contesto perfetto per una riflessione sul controllo, sulla libertà e sulla percezione dell’altro.
L’arte di Marilina Succo si inserisce in questo scenario con una forza straordinaria, perché affronta le stesse tensioni che hanno definito la vita e l’opera di D’Annunzio: il bisogno di controllo contrapposto all’abbandono, il desiderio di comunicare in modo assoluto e la scelta del silenzio come forma estrema di espressione.
Il silenzio come detonatore emotivo
THE PROCESS nasce da un interrogativo profondo: fino a che punto siamo disposti a dire sì?.
In un mondo che ci chiede di rispondere, di prendere posizione e di esporci continuamente, il silenzio diventa un atto di ribellione. Marilina Succo utilizza l’assenza di parola come uno strumento di esplorazione psicologica e sociale, costringendo lo spettatore a porsi domande scomode su sé stesso e sugli altri.
Il silenzio non è vuoto, ma detonazione. Ogni assenza di parola diventa una spinta verso l’interno, un viaggio che lo spettatore è chiamato a compiere senza distrazioni. Il pubblico, solitamente passivo, diventa qui parte attiva della performance, obbligato a guardarsi dentro e a specchiarsi negli occhi dell’artista.
Lo sguardo, la postura e l’energia del corpo di Marilina Succo sono gli unici elementi in scena, eppure l’interazione con il pubblico diventa il fulcro dell’intera esperienza. Attraverso un processo di svuotamento e di riflessione, l’artista costringe lo spettatore a incontrare il proprio silenzio interiore e a confrontarsi con ciò che questo silenzio porta a galla.
Marilina Succo: un’artista senza confini
Marilina Succo è una figura artistica complessa e poliedrica. Attrice, pittrice e scultrice, ha costruito il proprio percorso artistico esplorando le connessioni tra teatro, arti visive e psicologia.
Dopo aver completato gli studi in architettura e arredamento, Marilina si è formata nel campo dell’arte drammatica a Milano, dove si è laureata nel 2017. Da quel momento, la sua ricerca artistica si è orientata verso la fusione tra performance teatrale e sperimentazione visiva, con particolare attenzione alla rappresentazione dei volti e delle emozioni.
Nel 2023, la sua carriera ha avuto una svolta importante con la collaborazione con Erco, pioniere nell’illuminazione museale, per l’inaugurazione di uno showroom durante la Design Week di Milano. Da allora, la pittura e la performance sono diventate per lei due strumenti complementari per esplorare la complessità dell’animo umano.
THE PROCESS rappresenta il culmine della sua ricerca artistica: un’opera che sfida il confine tra teatro e installazione, tra presenza fisica e riflessione interiore.
La sua arte non è mai statica: ogni opera è un’esperienza che evolve con il pubblico, perché ciò che interessa Marilina Succo non è la semplice rappresentazione, ma il processo di interazione che si genera tra artista e spettatore.
Un viaggio tra conscio e inconscio
La performance si ispira ai grandi studi della psicologia moderna sulla percezione dell’altro e sulla comunicazione non verbale.
THE PROCESS mette in scena un meccanismo di transfert psicologico, dove lo spettatore è costretto a proiettare sé stesso nella figura muta dell’artista, riflettendo su ciò che il silenzio e lo sguardo evocano in lui.
In questo senso, l’opera di Marilina Succo si avvicina ai grandi esperimenti dell’arte concettuale e performativa, da Marina Abramović a Yoko Ono, ma con una cifra personale e inedita che la rende unica.
L’evento imperdibile: dettagli e informazioni
L’appuntamento con THE PROCESS è fissato per sabato 22 marzo 2025 alle ore 15.00, presso lo Schifamondo del Vittoriale degli Italiani.
Si tratta di un’occasione rara per vivere un’esperienza che va oltre il teatro e l’arte visiva, portando il pubblico in un luogo di confronto profondo con sé stesso.
Un evento che, nella sua essenza effimera, lascerà un’impronta indelebile nella memoria di chi lo vivrà.