27 Dicembre 2024 08:54
Tre arresti in flagranza per estorsione a Palazzolo Acreide una vittima consegna 5mila euro ai suoi aguzzini e i carabinieri in agguato li arrestano.
L’estorsione
Un imprenditore agricolo di Palazzolo Acreide, aveva ricevuto diverse richieste di denaro da parte dei suoi aguzzini e si è rivolto ai carabinieri.
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Noto in breve hanno raccolto gravi indizi a carico di tre uomini, arrestandoli per estorsione al momento della consegna.
La vittima conosceva bene i tre soggetti per aver avuto in passato rapporti di lavoro con uno di loro. Quest’ultimo era consapevole della disponibilità economica dell’imprenditore e lo avrebbe indicato ai suoi complici come vittima ideale.
Gli estorsori avanzavano le richieste di denaro millantando protezione da fantomatici malintenzionati che avrebbero potuto provocare danni all’azienda e mettere in pericolo la sua famiglia.
Le intimidazioni
Circa una settimana fa, per accrescere il timore dell’uomo i tre, in piena notte, avrebbero anche incendiato un telo a copertura di alcuni macchinari agricoli.
Solo la prontezza dell’imprenditore, avvisato dal latrare dei cani, ha evitato gravi danni alle attrezzature.
Dopo l’attentato incendiario i tre hanno sollecitato la consegna di 10.000 euro.
L’imprenditore ha concordato un anticipo di 5.000 euro e al momento della consegna, i Carabinieri, mimetizzati tra la vegetazione, hanno arrestando i tre soggetti.
I carabinieri di Noto hanno trovato nelle tasche di uno di loro la somma estorta.
Tre arresti in flagranza per estorsione
Di conseguenza i militari hanno arrestato Carmelo Cannata 51enne, Davide Cannata 38enne e Salvatore Cannata 19enne, per estorsione.
Dopo le formalità hanno condotto i tre malintenzionati, tutti di Noto, presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa dove permarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nelle prossime ore i tre arrestati, componenti di un unico nucleo famigliare, si presenteranno all’udienza di convalida della misura cautelare dove potranno difendersi dalle accuse.