Varese, educatrici dell'asilo in carcere

Educatrici agli arresti, notizia di reato del Procuratore della Repubblica, Daniela Borgonovo

Ieri, 22 giugno, notizia comunicata dal Procuratore della Repubblica, Daniela Borgonovo, a carico di due educatrici del territorio di Varese.

I Carabinieri della stazione di Azzate, con provvedimento emesso dal GIP,  Giudice per le Indagini Preliminari, con obbligo di dimora diverso dall’attuale.

Le accuse:

Varese: “Condotte accertate nelle ultime settimane e consistenti in aggressioni verbali, urla e percosse”

Si tratterebbe di un’asilo di Buguggiate, un’asilo nido che ospita una ventina di bimbi circa.

Le indagini chi riguardano?

 Sono indagate la  titolare della struttura educativa ed una sua collaboratrice per l’ipotesi di  maltrattamenti nei confronti dei bambini loro affidati

Indagini per ” condotte accertate nelle ultime  settimane e consistenti in aggressioni verbali, urla e percosse”.

La misura presa dal GIP:

Il GIP, vista “la sussistenza di gravi indizi e per  evitare la reiterazione del reato in attesa del giudizio che dovrà decidere con sentenza  sulla colpevolezza”

” ha emesso un provvedimento cautelare che prescrive alle indagate  l’obbligo di dimora in un Comune diverso da quello ove si trova la struttura  educativa”.

La denuncia era partita dal genitore di uno dei bimbi (Repubblica)

Il piccolo si era messo a piangere e urlare al momento di essere accompagnato al nido di Buguggiate;

la crisi aveva spinto il padre ad avanzare sospetti su quanto potesse accadere all’interno dell’asilo.

L ‘indagine, per appurare e documentare i fatti realmente accaduti, era stata supportata dall’ausilio delle microcamere.

Il finanziamento regionale di Regione Lombardia

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione che, compatibilmente con le risorse disponibili, impegna la Giunta regionale al rifinanziamento della legge regionale 18/2018

Legge che incentiva l’installazione di telecamere all’interno degli asili della regione

Obiettivo: prevenire e individuare precocemente eventuali segnali di pericolo e disagio nei bambini presenti nelle strutture e per tutelare tutto il personale scolastico.

Contributi per l’installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso nei nidi e micro nidi

chi può beneficiare

Possono beneficiare del presente bando le strutture Nidi e Micro nidi pubblici e privati, autorizzati al 31.12.2018, in possesso del codice AFAM (Anagrafica Famiglia)

i finanziamenti

Bando finanziato con risorse del bilancio autonomo di Regione Lombardia e si configura come contributo a fondo perduto.

Per ogni domanda ammessa a finanziamento sarà assegnato un contributo pari al 90% dei costi sostenuti fino ad un importo massimo di 5.000,00 euro.

Accordo coi sindacati

accordo con i rappresentanti dei lavoratori:

nel caso in cui risulti la comprovata impossibilità di raggiungere l’accordo con i rappresentanti dei lavoratori formalmente e preventivamente coinvolte

In quel caso potrà essere allegata l’autorizzazione rilasciata dalle competenti sedi territoriali dell’Ispettorato del lavoro ai sensi del comma 1 dell’art. 4 della legge n. 300/70

Regione Lombardia si muove per la tutela dei piccoli


promuove anche in collaborazione con i comuni, gli enti del terzo settore e le autorità competenti, al fine di individuare precocemente segnali di disagio o maltrattamento fisico o psichico,

E anche per potenziare le azioni informative, formative e di ascolto rivolte agli operatori del settore e alle famiglie

Obiettivo: favorire lo scambio di informazioni utili a contrastare fenomeni di maltrattamento.

Che cosa fare?

Nel caso in cui il proprio figlio torni a casa dall’asilo presentando regolarmente delle ferite, dei lividi, dei segni di morsi, ecc. cosa fare?

i genitori possono, innanzitutto, chiedere un colloquio con le maestre o con il dirigente della struttura per avere delle spiegazioni.

Se i segnali di violenza rispondono a delle frequenti liti tra bambini, è consigliabile fissare un incontro con maestre e genitori

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