Emanuele Monti (Lega): “Definito un protocollo che mette a sistema tutti gli attori coinvolti”.

L’ATS Insubria, d’intesa con il Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali della Lombardia, Emanuele Monti, ha emanato un protocollo, rivolto ai sindaci. In tale documento definisce un primo percorso strutturato per la sorveglianza sanitaria dei profughi provenienti dalle zone di guerra dell’Ucraina.

“L’obiettivo di questa iniziativa è di garantire, attraverso la costruzione di percorsi strutturati, una prima sorveglianza sanitaria sui cittadini provenienti dall’Ucraina e che quindi fuggono dallo scenario bellico in corso. Vogliamo garantire a queste persone una risposta sanitaria ma anche sociale e assistenziale congrua alle condizioni cliniche ed emotive che stanno attraversando”. Così Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali del Pirellone, promotore, insieme ad ATS Insubria, dell’iniziativa.

“Il protocollo è rivolto ai sindaci ma coinvolge una serie di attori che a vario titolo rientrano nella filiera di presa in carico di queste persone: Prefettura, Protezione Civile, ATS e ASST, medici di famiglia, Croce Rossa Italiana ed AREU. Molto importante è anche il coinvolgimento del volontariato che, come sappiamo, non fa mai mancare il proprio preziosissimo contributo in occasioni delicate come questa”.

“Mettere al sicuro queste persone, tenendo in considerazione anche la peculiare attuale situazione sanitaria internazionale correlata alla circolazione del virus, è sinonimo di messa in sicurezza di tutta la popolazione residente”.

“In questo momento ognuno è chiamato a fare la propria parte. Con questo protocollo abbiamo voluto definire un modello strutturato che possa orientare tutti gli enti istituzionali nella presa in carico dei profughi. Il grande cuore dei lombardi ha bisogno di regole chiare che possano permettere agli operatori di svolgere le proprie mansioni nel migliore dei modi”.

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