Una vita fra i libri, una vita per i libri, Luigi Pruneti.
Intervista a Luigi Pruneti UNA VITA FRA I LIBRI, UNA VITA PER I LIBRI di Sabrina Conti. Luigi Pruneti, fiorentino, è uno scrittore italiano, storico e saggista, studioso, fra l’altro, di simbologia e di tradizioni iniziatiche, è stato Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli Alam dal 2007 al 2013; in seguito, per tre anni, ha ricoperto il ruolo di Grande Oratore, carica che precedentemente aveva già ricoperto insieme a quella di Gran Maestro Aggiunto Vicario. Attualmente è Gran Maestro, nonché fondatore, dell’Ordine Massonico Tradizionale Italiano, Comunione massonica nata nel 2017. S.C.: Buongiorno prof. Pruneti, scorrendo la sua Biografia su Wikipedia, non si può ignorare la copiosa quantità di libri che ha scritto, oltre 50 sicuramente, la Sua si può senza dubbio definire una vita fra i libri, una vita per i libri… L.P.: Bisogna vedere cosa s’intende per autore. Mi spiego meglio …, come unico autore ho scritto 42 volumi, insieme ad altri ne ho scritti 12, poi bisogna considerare gli altri 12 di cui sono stato curatore o da solo o in compagnia. Se si sommano queste tre voci, arrivo a 66 opere. S.C.: Un grande impegno, considerando anche la levatura degli argomenti e lo studio che li precede, uno studio che permea la sua vita; Il titolo dell’intervista “una vita per i libri” si direbbe adeguato! Mi dica, quale è stata la sua prima opera? L.P.: Bisogna risalire alla notte dei tempi, al 1977, quando, insieme a Tullio Panaro, scrissi Opposizione religiosa nel Medioevo, per la casa editrice G. D’Anna, Messina – Firenze. S.C.: Un titolo impegnativo, un testo di storia, poi continuò a scrivere libri su argomenti simili? L.P.: No, su temi storici scrissi diversi articoli e saggi che vennero pubblicati su collettanee, ma negli anni della giovinezza mi dedicai, soprattutto, al settore turistico. Editai numerose guide, e molti libri illustrati con riproduzioni di antiche cartoline d’epoca. Erano opere che mi divertivano molto, impiegavo poco tempo e pubblicavo a raffica. S.C.: Ne ricorda una in particolare? L.P.: Sì l’ultimo della serie dedicata al turismo: Firenze, era un testo bilingue italiano – inglese sulla mia città. Fu pubblicato dall’Octavo, Produzioni editoriali associate di Firenze, correva l’anno 2000. Naturalmente nel lungo periodo di tempo che andò dal 1977 al 2000, non elaborai solo libri di tal genere, anzi questa vena, nel tempo, si spense, altri erano gli argomenti che mi interessavano. S.C.: Prima del 2000 aveva già scritto libri sulla massoneria? L.P.: Sì certo, ne editai diversi. S.C.: Come mai questo interesse? L.P.: perché il 10 dicembre del 1974 ero stato iniziato nella loggia “Aristotele”, appartenente alla Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. e da allora in poi avevo iniziato a studiare tutto ciò che riguardava la libera muratoria. S.C.: Quali furono le sue prime opere massoniche Professor Pruneti? L.P.: Iniziai nel 1991 con la Storia della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M., l’anno successivo scrissi: Oh setta scellerata ed empia! Appunti su oltre due secoli di pubblicistica antimassonica e nel 1994 detti alle stampe La tradizione massonica scozzese in Italia. S.C.: Ve ne sono anche di più recenti, scritti con lo Storico Aldo A. Mola, un altro con Dolcetta la cui ristampa è uscita in questi giorni e un piccolo testo, a mio avviso di grande valenza ed utilità che si intitola Gli Iniziati … oltre 16 titoli … la sua vita dedicata alla massoneria ha naturalmente indirizzato i suoi scritti, così come l’antimassoneria e naturalmente il simbolismo e l’esoterismo in generale, ci racconti anche di questi. L.P.: L’ultimo libro specifico sulla massoneria risale al 2021, quando, insieme all’Avvocato Francesco Guida, pubblicai, per i tipi della Bastogi Libri, Intervista a Luigi Pruneti. Storie e riflessioni sulla massoneria. Con Aldo Alessandro Mola, non ho scritto libri ma, insieme a lui, sono stato curatore di Risorgimento e Massoneria, una collettanea editata da Atanor nel 2013, inoltre, il prof. Mola è stato curatore di due mie opere, dal titolo e su argomenti molto simili: gli Annali e gli Annales. Insieme al compianto amico Marco Dolcetta scrissi, nel 2013, per Mondadori – Electa, La Massoneria Rivelata, riproposto, a distanza di dieci anni, dalla Rusconi Libri. Se si allarga il campo, pur rimanendo in un’area di Tradizione iniziatica, la lista dei volumi, diventa lunghissima, mi limito perciò a ricordare il fosco De Turribus Tenebrarum e l’ancora più oscuro La porta d’avorio, la globalizzazione all’ombra del Kali Yuga, ambedue pubblicati dalla casa Editrice l’Arco e la Corte di Bari. S.C.: Allo stesso tempo, però, la sua vena di saggista non si è fossilizzata su argomenti latomistici, ha scritto, infatti, su molti altri temi, ad esempio su località misteriose o, comunque, di valore simbolico o ancora con valenze esoteriche. Come ebbe origine questo ulteriore percorso di ricerca? L.P.: Da sempre mi ero interessato a leggende e a miti legati al territorio, su un periodico, ad esempio, curavo una rubrica dedicata proprio a questo argomento, s’intitolava, impropriamente, “Antologia esoterica”. In quelle pagine trattavo di insediamenti templari, di monumenti enigmatici, di leggende ormai dimenticate, di singolarità storiche e paesaggistiche. In seguito, nel 1995, scrissi un grosso volume illustrato Castelli e fortificazioni dell’ascolano. Per produrre quel testo compii una lunga ricerca sul campo e la cosa mi entusiasmò, cosicché iniziai a girare in lungo e in largo la Toscana; da questa prolungata esplorazione nacquero: La Toscana dei misteri nel 2004, Firenze dei misteri nel 2005 e, insieme all’amico Roberto Pinotti, nel 2008, pubblicai Stradario magico – insolito di Firenze, tutti questi volumi furono editate da Le Lettere di Firenze. Poi, per la stessa casa editrice detti alle stampe, nel 2012, A volte s’incontrano … Folletti, gnomi e oscure presenze in Toscana e nel mondo. S.C.: La sua produzione è veramente notevole e spazia su generi molto diversi, anche se l’aspetto esoterico è quasi sempre presente. A tutto ciò dobbiamo aggiungere un paio di volumi di poesie e diverse raccolte di racconti, l’ultimo volume che raccoglie novelle è uscito proprio quest’anno e porta un titolo un po’ inquietante: Le undici unghie del diavolo. Di cosa parla? L.P.: Narra … Leggi tutto Una vita fra i libri, una vita per i libri, Luigi Pruneti.
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