Verbania, reazione della Procura al servizio del Tg3

si tratta di immagini di cui, ai sensi dell'articolo 114 comma 2 c.p.p. è comunque vietata la pubblicazione

Verbania, reazione della Procura al servizio del Tg3
immagine del comunicato della Procura

Ha preso carta e penna come si suol dire, Olimpia Bossi, Procuratore della Repubblica di Verbania per stigmatizzare l'utilizzo di foto tratte dal video che sta spopolando su internet.


Alle 15,50 è stato diffuso una dichiarazione ufficiale dopo la tragedia del Mottarone, si spiega che: " le immagini estrapolate dall'impianto di videosorveglianza della funivia Stresa-Alpino-Mottarone, immediatamente riprese e descritte da numerosi organi d'informazione, preciso che tali immagini, contenute in un file video, risultavano depositate, unitamente a tutti gli atti d'indagine, all'atto della richiesta di convalida del fermo e di applicazione della misura cautelare, con diritto degli indagati e dei rispettivi difensori di prendere visione ed estrarne copia, diritti ampiamente esercitati."


E si arriva al punto dolente e fermo:
" si tratta di immmagini di cui, ai sensi dell'articolo 114 comme 2 c.p.p. è comunque vietata la pubblicazione, anche parziale, trattandosi di atti che, benchè non piu' coperti dal segreto in quanto noti agli indagati, sono relativi a procediemnto in fase di indagini preliminari".
Nel video si vedono gli ultimi istanti di vita delle persone, altro aspetto messo in evidenza " per il doveroso rispetto che tutti, parti processuali, inquirenti e fonti di informazione, siamo tenuti a portare alle vittime, al dolore delle loro famiglie, al cordoglio di un'intera comunità.

Una vicenda quella della funivia, che ha colpito tutta l'Italia e non solo, e sui cui tutti chiediamo a gron voce giustizia e rigoroso accertamento dei fatti, con i tempi e le modalità che la Procura riterrà opportuno, senza forzare la mano a chi ha la responsabilità non da poco, di dire l'ultima parola.

Il sottoscritto come editore non ha ritenuto opportuno pubblicare immagini e video per rispetto del dolore di tutti gli interessati.

GIUSEPPE CRISEO