26 Dicembre 2024 09:12
Gli agenti e i funzionari rinviati a giudizio per le violenze in carcere nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere sono 105.
Violenze in carcere
Il GIP Pasquale D’Angelo ha rinviato a giudizio per le violenze in carcere poliziotti penitenziari, funzionari del Dap e dell’azienda sanitaria locale.
La notizia è stata riportata da ANSA Campania.
L’accusa è quella di responsabilità in ordine alle violenze sui detenuti avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il sei aprile 2020.
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha rinviato tutti al dibattimento che inizierà il sette novembre prossimo davanti alla Corte d’Assise.
Il giudice ha fissato l’udienza in cui si terrà il processo con rito abbreviato, per due imputati che ne hanno richiesta, il 25 ottobre prossimo
Uno dei due imputati è il commissario capo della polizia penitenziaria Anna Rita Costanzo, ritenuta tra gli organizzatori delle violenze.
L’accusa di tortura
L’accusa di tortura è stata contestata a quasi metà degli agenti.
La fattispecie è stata introdotta pochi anni fa e contestata per la prima volta a così tanti funzionari pubblici.
Tra le accuse c’è anche l’omicidio colposo del detenuto algerino Lakimi Hamine, addebitato a 12 imputati.
L’agente 50enne della Penitenziaria Luigi Macari, su richiesta della Procura accolta dal GUP, è stato prosciolto.
L’ex provveditore regionale del Dap Antonio Fullone e gli ufficiali della penitenziaria Pasquale Colucci, Gaetano Manganelli, Tiziana Perillo e Nunzia Di Donato andranno al dibattimento di novembre.
Con loro ci saranno anche decine di agenti, con due medici del carcere, che il sei aprile 2020 erano in servizio all’istituto di reclusione casertano.
Gli oltre 100 poliziotti, provenienti soprattutto dal carcere di Secondigliano, che durante le violenze erano muniti di casco e mascherina protettiva non sono ancora stati identificati.
Oltre cento parti civili
Oltre cento sono state le costituzioni di parte civile tra cui una novantina di reclusi vittime dei pestaggi.
Inoltre si sono costituiti anche il garante nazionale e quello regionale dei detenuti, alcune associazioni (Antigone, Carcere possibile, Agadonlus, Abusi in divisa), ed enti come l’ASL di Caserta.
Il Ministero di Grazia e Giustizia si è costituito parte civile, ma comparirà anche nelle vesti di responsabile civile per le condotte dei propri dipendenti.