24 Dicembre 2024 20:31
Continuano le violenze contro le donne a Sana’a da parte degli Houthi
L’Associazione delle madri dei rapiti nello Yemen ha lanciato l’allarme per le violenze sistematiche sulle donne nel Paese. Sono 140 le donne che sono state sottoposte a rapimenti e violazioni varie durante il recente periodo da parte degli Houthi.
L’Associazione per i diritti umani ha aggiunto che la maggior parte delle donne nello Yemen sono esposte a violenza di vario tipo da parte degli Houthi. Da violenza verbale a ricatto e arresto nei posti di blocco. Per non parlare del fatto che 5 donne in carcere sono sottoposte a processi al di fuori della legge.
È quanto emerge da un comunicato diffuso dall’Associazione delle madri dei rapiti diffusa dopo aver celebrato la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La celebrazione di questa giornata nello Yemen è avvenuta alla luce del crescente tasso di violenza e dell’alto tasso di violazioni dei diritti umani.
Tra queste violazioni ci sono quelle contro le donne ma anche gli omicidi, arresti arbitrari, sparizioni forzate, sfollamenti e incursioni nelle case. Tutto questo senza rispettare le condizioni di arresto, oltre alle restrizioni imposte alle donne yemenite e alla limitazione dei loro movimenti. Compresa “la politica di Muharram recentemente imposta dagli Houthi”.
La dichiarazione indica che le madri e le donne dei rapiti sono ancora soggette a violazioni alle porte della prigione quando visitano i loro parenti detenuti. Spiegando che ci sono molte sfide affrontate dalle donne nello Yemen per la violenza e la persecuzione subite.
Nella sua dichiarazione, l’organizzazione per i diritti umani ha chiesto di fermare lo sfruttamento delle donne, sia attraverso l’inganno che l’intimidazione. Si smetterla di usarle come carta di pressione nelle guerre, nonché di rafforzare la legge sostenendo la legislazione che protegge i diritti delle donne. Inoltre si chiede il rafforzamento del sistema giudiziario per rendere più facile per le donne ottenere giustizia.