27 Dicembre 2024 07:07
Al-Eryani ha invitato le Nazioni Unite a svolgere i propri compiti facendo pressioni sui ribelli per fermare la guerra economica
Il governo legittimo yemenita ha denunciato l’escalation di violenze e provocazioni dei ribelli Houthi in Yemen. Muammar al-Eryani, ministro dell’Informazione yemenita, ha dichiarato che il governo non resterà a guardare di fronte alle provocazioni. Sarà costretto a riconsiderare i provvedimenti adottati relativi all’operazione del porto di Hodeidah e dell’aeroporto di Sana’a. Questo a causa della continua escalation del gruppo sciita, che minaccia di provocare il collasso dell’economia.
Al-Eryani ha dichiarato su Twitter:
“Mettiamo in guardia contro la prosecuzione delle provocazioni della milizia Houthi. Essa minaccia il collasso delle condizioni economiche e aggrava la sofferenza umana a Sana’a”.
Il ministro ha invitato la comunità internazionale, le Nazioni Unite e i membri permanenti del Consiglio di sicurezza a uscire dalla piazza del vergognoso silenzio. A svolgere il proprio dovere di pressione sulle milizie Houthi per fermare la sistematica guerra economica. Una guerra che rischia di minare opportunità e sforzi per la calma e la pace.
Al-Eryani ha spiegato che il gruppo Houthi ha lanciato attacchi contro navi e petroliere nei porti dei governatorati di Hadramout e Shabwa in Yemen. Questo con l’obiettivo di fermare le esportazioni di petrolio, danneggiare le entrate statali e il bilancio generale. Vuole impedire al governo di adempiere ai propri obblighi, compreso il pagamento degli stipendi dei dipendenti.
Ha aggiunto che gli Houthi hanno anche impedito l’ingresso di locomotive a gas locali provenienti dal Governatorato di Marib nelle aree sotto il loro controllo. Hanno sostituito il gas yemenita con gas “gratuito” proveniente dall’Iran attraverso il porto di Hodeidah. Hanno iniziato a venderlo ai cittadini a un costo maggiore.