25 Dicembre 2024 08:52
Al-Eryani ha accusato la milizia Houthi di aver imposto elenchi di beneficiari del progetto di incentivi in denaro dell’agenzia dell’ONU in Yemen. Pescando al di fuori degli elenchi dei dipendenti statali nel settore dell’istruzione
Il governo yemenita ha chiesto al Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) di aprire un’indagine. Si registra il saccheggio da parte della milizia Houthi delle quote pagate agli insegnanti nel governatorato di Ibb. Questo come parte del progetto di incentivi in denaro per sostenere gli insegnanti nelle scuole.
Infatti, il ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, è intervenuto sulla vicenda. Ha confermato il saccheggio da parte della milizia Houthi dei diritti di decine di insegnanti donne nel governatorato di Ibb. Ha aggiunto che questo conferma che si tratta di una banda che intende con ogni mezzo umiliare, affamare e impoverire gli yemeniti.
Inoltre, Al-Eryani ha accusato la milizia Houthi di aver imposto elenchi di beneficiari diversi. Ha inserito nomi nel progetto al di fuori degli elenchi dei dipendenti statali nel settore dell’istruzione. Questo astenendosi dal pagare gli stipendi dei dipendenti per 8 anni.
“La milizia Houthi non si è accontentata di imporre elenchi di beneficiari del progetto al di fuori degli elenchi dei dipendenti statali in Yemen. Ha deliberatamente saccheggiato gli incentivi di centinaia di loro. In un momento in cui ha continuato a saccheggiare i loro stipendi per 8 anni. Ha lasciato dietro di sé un calo significativo del livello di istruzione e alti tassi di abbandono scolastico. È la più grande tragedia umana al mondo”.
Infatti, il ministro dell’Informazione yemenita ha chiesto all’UNICEF di aprire un’indagine sull’incidente. Di rivedere l’attuale meccanismo di erogazione degli incentivi. Perché ha consentito alla milizia Houthi di inserire migliaia di suoi membri nelle liste dei beneficiari del progetto. Nonostante il progetto miri a migliorare le condizioni di vita degli insegnanti uomini e donne e prevenire il collasso del processo educativo nelle aree da loro controllate.
Infine, Decine di insegnanti, uomini e donne, avevano organizzato veglie di protesta in diverse scuole del Governatorato di Ibb. Per denunciare di essere stati esclusi dagli aiuti dell’UNICEF.