24 Dicembre 2024 19:59
Zafferana Etnea, Festival internazionale di corti teatrali, arrivato all’ottava edizione
il Festival internazionale di corti teatrali, arrivato all’ottava edizione e organizzato da IterCulture con il Comune di Zafferana Etnea e Di Bella Costruzioni s.r.l., con il patrocinio gratuito del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea e del DAMS dell’Università di Messina.
Il bando, pubblicato il 23 gennaio 2023, è rivolto ad artisti e compagnie italiane e straniere di teatro di parola – in lingua italiana e straniera – e di danza.
Artisti che sappiano coniugare l’immediatezza dei linguaggi contemporanei al racconto del territorio promuovendo una riflessione sul paesaggio artistico, culturale e sociale.
La domanda di iscrizione scade il 23 marzo 2023.
Tra tutte le domande di partecipazione che perverranno, la Direzione artistica del festival selezionerà 10 corti ciascuno della durata massima di 15 minuti.
I selezionati si esibiranno – in qualità di semifinalisti – nelle serate di giovedì 13 e venerdì 14 luglio 2023.
Dove? Nel palco allestito presso l’Anfiteatro Flacone e Borsellino del Parco comunale di Zafferana Etnea
Tra di essi verranno scelti i 5 corti che si esibiranno nuovamente durante la finale di sabato 15 luglio.
La competizione artistica, oltre al Premio “Giovanni Di Bella” per il Miglior Corto, assegnato tra i 5 finalisti, prevede l’assegnazione del Premio “Valentina Nicosia”.
E’ il premio per la Miglior Interpretazione, dei 3 Premi “Giovanni Di Bella” per la Miglior Drammaturgia (italiana, staniera e danza) e il Premio “Giovanni Di Bella” per la Miglior Regia.
I partner della Rete di Teatri Riflessi – costituita da enti e festival teatrali nazionali e stranieri –
così come le Giurie presenti durante le tre giornate del concorso – potranno assegnare ulteriori premi e riconoscimenti consistenti in possibilità di circuitazione e/o residenze artistiche.
Il tema di quest’anno è “Alterità” e invita a guardare con gli occhi degli altri
In un mondo sempre più globalizzato, schiavo della velocità tecnologica e fruitore di una società spettacolarizzata all’interno della quale l’io individuale prevale sull’altro, l’unica strada percorribile è la pratica dell’empatia.
Una pratica che tenta di superare, senza annullare, le differenze tra gli individui, esercitando e perseguendo una sincera inclusione.
“Guardare con gli occhi degli altri” ci permette di indossare il punto di vista altrui e scoprire che le esigenze della vita sono comuni e sempre le stesse, in ogni tempo e per ogni essere vivente.
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