22 Novembre 2024 06:07
Vinitaly special edition, in fiera a Verona dal 17 al 20 ottobre c’erano 35 nazioni con 400 aziende e consorzi
Vinitaly special edition
A Verona Vinitaly è ripartita dal business, con una special edition durata tre giorni dal 17 al 19 ottobre.
A Vinitaly special edition hanno esposto oltre 400 aziende e consorzi tra i più prestigiosi dell’Italia del vino che hanno occupato tre padiglioni.,
Veronafiere e ICE Agenzia hanno portato a Verona 200 compratori esteri selezionati provenienti da 35 nazioni.
Inoltre erano presenti anche tutti quelli invitati direttamente dagli espositori.
Vinitaly Special Edition, l’iniziativa business & professional, è stata un grande successo.
L’esposizione si è svolta in contemporanea con Enolitech, Sol&Agrifood ed è stata caratterizzata anche da un programma di 50 degustazioni e 12 convegni.
Verona capitale mondiale del vino
Verona è tornata ad essere la capitale mondiale del vino e attende il ritorno post pandemico del Vinitaly.
La 54esima edizione della grande fiera del vino si terrà dal 10 al 13 aprile 2022.
Durante i tre giorni della special edition è andato in scena anche wine2wine business forum con più di 100 relatori internazionali, 17 aree tematiche, più di 1.500 operatori e manager.
Il bilancio finale della special edition conta una presenza totale di 12 mila operatori e 2mila 500 compratori con oltre 60 nazioni rappresentate.
Maurizio Danese, presidente di Veronafiere ha dichiarato che il risultato è stato al di sopra delle aspettative.
Il presidente Danese ha spiegato che stiamo vivendo una congiuntura di forte ripresa nella quale Veronafiere è protagonista fondamentale.
L’appeal del made in Italy
La risposta all’appeal del made in Italy dei mercati del vino è stata molto positiva.
Infatti la filiera del vino è in cima all’agroalimentare italiano per il valore della produzione, per strategicità e proiezione sui mercati.
In Italia la filiera vitivinicola ha un peso superiore a quella francese e spagnola, sia nella fase della produzione agricola che in quella industriale.
D’altra parte sul fronte dell’export l’incidenza del vino non va oltre il 18% contro un 21% della Francia.