24 Novembre 2024 03:32
Prosegue la battaglia legale per chiedere giustizia per Rocky, il pitbull che fu ucciso, senza necessità, a luglio 2019 a Napoli da un’agente di polizia.
Durante l’operazione di prelievo dall’abitazione del compagno umano di Rocky, le forze dell’ordine si erano recate in casa del proprietario del cane per notificargli un ordine di carcerazione: in quella circostanza Rocky perdeva la vita per un colpo di pistola sparato dal poliziotto.
Il procedimento
Il 13 aprile, dopo avere evitato l’archiviazione del caso, lo staff legale degli Animalisti Italiani si è presentato alla prima udienza presso il Tribunale di Napoli, dove l’associazione è stata ammessa come parte civile, ottenendo un rinvio a giudizio.
Martedì 23 novembre 2021 si è tenuta un’ulteriore udienza del processo per difendere il diritto alla vita di Rocky.
L’azione legale continua e il 15 febbraio 2022 sarà prevista l’apertura dell’istruttoria dibattimentale durante la quale sarà chiamato a testimoniare il proprietario di Rocky per accertare il fatto di reato.
Richiesta di intervento del Ministero dell’Interno
Il legale ha richiesto la partecipazione al processo del Ministero dell’Interno, considerato che il poliziotto si trovava al momento del fatto nell’esercizio delle sue funzioni.
Il Giudice a scioglimento della riserva ha accolto la chiamata del Ministero dell’Interno, ritenendo quest’ultimo eventualmente responsabile al risarcimento dei danni causati da un suo dipendente in caso di accertamento del reato così come addebitato al Poliziotto.
Il commento di Animalisti Italiani
“Andremo avanti e faremo tutto ciò che è necessario per assicurarci che questa persona paghi per l’uccisione di Rocky.
La violenza sugli animali diventa insopportabile quando viene commessa proprio da coloro che, per il valore della divisa che indossano, dovrebbero essere i primi tutori della legge, della sicurezza e della vita di ogni essere senziente”, dichiara il Presidente degli Animalisti Italiani, Walter Caporale.