23 Novembre 2024 07:15
Avellino indagine interna per l’evasione dalla casa circondariale di Bellizzi Irpino nelle prime ore della notte dell’11 gennaio
Avellino indagine interna per l’evasione
I fuggiaschi durante la notte avrebbero iniziato a scavare un buco nel muro della cella.
Il buco era sufficientemente grande per passarci attraverso.
Poi hanno annodato le lenzuola e si sono calati giù dalle mura del carcere per scappare.
L’auto di un complice li aspettava fuori e ha consentito ai due di allontanarsi approfittando del numero molto limitato di agenti presenti.
Al carcere di Bellizzi sono in servizio solamente otto agenti.
I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Avellino hanno subito arrestato uno dei tre evasi, un quarantacinque di origine albanese.
I militari lo hanno fermato mentre cercava di allontanarsi dal carcere.
I due ancora uccel di bosco sono Hassin Kilifi, 40enne marocchino, e Florin Mocian, 22enne romeno.
Il marocchino sembrerebbe appartenere ad un’organizzazione terroristica e deve scontare 27 anni di carcere.
Nella cella c’erano quattro detenuti, ma solo in tre sono riusciti a evadere.
Le ricerche sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino.
Anche nel 2012 quattro detenuti fuggirono dallo stesso carcere ma vennero immediatamente ripresi.
Tentativo di fuga reiterato
I due romeni invece, tentarono la fuga anche nel giugno 2020, ma senza successo.
Bernardo Petralia, capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ha rivelato l’esistenza di una indagine interna al carcere su eventuali responsabilità della fuga:
“Dopo fatti così gravi, in queste ore si indaga per cercare gli evasi, ma anche per accertare le responsabilità dell’accaduto. Contemporaneamente, da parte nostra è in atto da tempo una politica per incrementare il personale”.
Petralia ha poi continuato: “La Polizia Penitenziaria, insieme alle altre forze dell’ordine, sta facendo ogni sforzo per catturare gli evasi. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha inoltre avviato un’indagine interna, per accertare eventuali responsabilità”.