La DIA sequestra beni di un ‘ndranghetista residente nel comasco
La DiA sequestra beni, su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria, a un pregiudicato residente nel comasco indiziato di appartenere alla ‘ndrangheta.

La DiA sequestra beni, su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria, a un pregiudicato residente nel comasco indiziato di appartenere alla ‘ndrangheta.

La DIA sequestra beni di un ‘ndranghetista

Il provvedimento segue lunghe e approfondite indagini patrimoniali nei confronti dell’intero nucleo familiare del soggetto.

La Procura della Repubblica di Reggio Calabria aveva delegato le indagini al Centro Operativo D.I.A di Milano.

Gli inquirenti avevano ritenuto l’indiziato socialmente pericoloso sulla base di un curriculum criminale ultra trentennale iniziato nel 1988.

In questi anni l’uomo aveva anche riportato numerose condanne per reati predatori (associazione per delinquere, ricettazione, rapine e furti anche di auto di lusso).

Le indagini hanno evidenziato che il comasco è gravemente indiziato di appartenere a una cosca mafiosa di matrice ‘ndranghetista. 

In una predente operazione antimafia coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria gli inquirenti avevano già indagato il nostro uomo.

L’operazione nel luglio 2016 aveva portato all’arresto di 40 soggetti affiliati e contigui alla ‘ndrangheta. 

In quell’ambito gli inquirenti avevano ritenuto l’indagato partecipe nel favorire l’attività imprenditoriale del sodalizio criminale quale socio occulto in alcune aziende.

Le indagini della DiA

La DiA, infatti, indagando su numerose segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, ha trovato collegamenti tra tre società di giochi e scommesse riconducibili all’indagato e alla criminalità organizzata.

In particolare la ricostruzione della situazione economico finanziaria dell’intero nucleo familiare, fatta dalla DiA, ha evidenziato che i beni  sequestrati erano sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati.

Il sequestro è stato eseguito con la collaborazione dell’organo collaterale svizzero nell’ambito delle ordinarie procedure di cooperazione internazionale.

Ha riguardato infatti otto società informatiche aventi sedi legali in Milano, Roma e Canton Ticino (CH) attive nel campo del settore delle scommesse e lotterie. 

Condividi sui social