Latitanti arrestati, sono Massimiliano Lettera e Giuseppina Bernardi
A Desio furti d’auto e riciclaggio dei pezzi di ricambio in tutta Italia dei pezzi rubati, i carabinieri arrestano nove persone

A Desio furti d’auto e riciclaggio dei pezzi di ricambio in tutta Italia dei pezzi rubati, i carabinieri arrestano nove persone

A Desio furti d’auto e riciclaggio dei ricambi

I Carabinieri della Compagnia di Desio, con quelli di Saronno, Como e  Vimercate, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa su richiesta della  Procura di Monza.

La misura riguarda nove soggetti, ritenuti responsabili a vario titolo di  associazione per delinquere finalizzata ai furti di auto e al riciclaggio dei pezzi.

Gli indagati rivendevano in tutta Italia  le parti meccaniche e quelle di carrozzeria.  

L’indagine è nata nei mesi scorsi dall’arresto, in flagranza di reato, di uno  dei membri della presunta associazione per delinquere.

Il nucleo radiomobile dei carabinieri lo aveva fermato durante le prime ore del mattino  mentre era alla guida di un’auto rubata  pochi minuti prima. 

Il furto di un’auto

Il tribunale aveva condannato il fermato, un 40enne residente in provincia di Varese, in via definitiva ad un anno e quattro mesi. 

I militari hanno subito pensato che dietro al furto dell’auto avrebbe potuto esserci una struttura organizzata e quindi hanno aperto un’indagine.

Analizzando i tabulati telefonici del cellulare dell’uomo e le immagini delle telecamere di sorveglianza i Carabinieri sono  riusciti ad individuare gli altri presunti membri dell’organizzazione.

Un 67enne con numerosi precedenti specifici era nel terzetto dei malintenzionati che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe costituito il nucleo dell’organizzazione dedita ai furti di auto.

98 colpi

I militari durante il periodo delle indagini hanno contestato 98 colpi.

I tre presunti ladri agivano insieme alle prime ore del mattino, tra  le cinque e le sette. 

Gli indagati adottavano diverse tecniche per rubare le auto, dall’utilizzo di un dispositivo  elettronico per avviare il motore, alla più tradizionale tecnica  della spinta.

I tre nascondevano le auto nei vari capannoni a loro disposizione sparsi su tutta la Brianza, ovvero a Bovisio Masciago, Seveso, Paderno Dugnano e Ornago. 

L’indagine è risalita anche al livello superiore, ovvero a chi commissionava i furti dei  veicoli, un 54enne residente in Brianza.

L’uomo si avvaleva della copertura di una  società intestata alla compagna, anch’essa colpita dalla misura cautelare.

Aveva organizzato e  gestito una solida realtà imprenditoriale vendendo sia online attraverso le più note  piattaforme internet, che attraverso un proprio negozio sul territorio.

Immobili sequestrati

I militari hanno sequestrati anche tre capannoni industriali riconducibili all’associazione dove all’interno avevano ritrovati migliaia di pezzi di auto, destinati al commercio.

Hanno sequestrato anche un terreno agricolo dove era stata abusivamente edificata una  struttura edile per smontare le auto, lontani da occhi indiscreti.

Per finire hanno sequestrato anche l’abitazione di una  coppia che si occupava del commercio online dei pezzi rubati. 

Gli immobili hanno un valore complessivo di oltre 600mila euro. 

Le forze dell’ordine hanno arrestato anche i diretti collaboratori del “commerciante”, addetti allo  smontaggio delle auto rubate, e ritenuti pienamente consapevoli dell’origine illecita delle  auto. 

Cinque indagati sono stati colpiti dalla misura cautelare in carcere, due posti agli arresti domiciliari  e due colpiti dall’obbligo di dimora.

Condividi sui social