22 Novembre 2024 02:43
Doveva essere la prima vera Pasqua di ripresa, dopo due anni di pandemia, e cresce a 1,2 mld la spesa per la tavola, spinta dall’inflazione. La guerra, caro-energia e l’inflazione galoppante mettono un freno alle festività alle porte.
Tagliate le spese extra, in primis quelle per i viaggi con due terzi degli italiani a casa, resta la voglia di stare a tavola con famiglia e amici. Anche se quest’anno lo scontrino sarà il 10% più salato. La spesa prevista per il carrello alimentare, si attesterà a 1,2 mld di euro spinta dall’inflazione. Dato in crescita rispetto al 2021 per colpa dei forti rincari dei prezzi al consumo.
Così Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui sui menù di Pasqua peseranno gli aumenti di frutta (+8%) e verdura (+17%), di pasta (+12%) e carne (+6%).
Prescelti i piatti tradizionali del territorio
In ogni caso -osserva Cia- protagonisti delle tavole, anche in questo 2022, saranno i piatti tradizionali del territorio, scelti nell’80% dei casi. A partire dall’agnello, che resta un classico del pranzo di Pasqua. Domenica se ne mangeranno circa 4,5 milioni di chili, vale a dire quasi la metà (40%) del consumo annuo complessivo di carne ovina.
Aumento della spesa spinta dall’inflazione
Trionferanno, poi, i dolci “fai da te”, dalla pastiera alla torta pasqualina passando per la colomba, che trascineranno gli acquisti di uova: fino alla fine della settimana di Pasqua, se ne compreranno oltre 300 milioni. Gli italiani, però, spenderanno il 4% in più per portarle in dispensa. Ancora più alti i rialzi per la farina e il burro, essenziali per le preparazioni culinarie, rispettivamente il +10% e il +17% rispetto a un anno fa.
Complice la primavera e, soprattutto, la fine dello stato di emergenza -continua Cia- saranno comunque moltissimi gli italiani che approfitteranno di Pasqua e Pasquetta per una gita fuori porta in campagna, spingendo il turismo rurale e di prossimità.
A beneficiare di questa voglia di natura e aria aperta, ma anche di cucina tipica e contadina, saranno i 24mila agriturismi italiani, con almeno 300mila presenze attese nel week-end di festa. Una prima boccata d’ossigeno dopo un 2021 disastroso, con perdite per oltre un miliardo di fatturato tra Covid, restrizioni e crollo dei turisti stranieri.