La DIA ha confiscata la villa di un pregiudicato già condannato per associazione mafiosa nell’ambito del processo “Mare Nostrum”.

Confiscata la villa

Il Tribunale Misure Prevenzione di Messina ha emesso il decreto che ha confiscata la villa di Vincenzo Galati Rando

La villa riconducibile al Vincenzo Galati Rando è situata a Torrenova (ME) e nel febbraio del 2021 la DIA aveva provveduto al suo sequestro.

Il Direttore della DIA e il Procuratore della DDA di Messina dopo un’articolata indagine hanno proposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale.

Le indagini avevano fatto emergere la rilevante posizione del soggetto nell’associazione mafiosa di Tortorici.

I collaboratori di giustizia

Vari collaboratori di giustizia ne hanno confermato il ruolo.

In particolare alcuni lo individuavano come colui che si occupava delle estorsioni a Castell’Umberto.

In particolare uno affermava che Orlando Galati Giordano, dopo l’omicidio del fratello Luigi lo avesse delegato ad acquisire informazioni su alcuni appartenenti ai Bontempo Scavo.

Inoltre hanno affermato che l’uomo era sfuggito, nel 1991, ad un attentato dove era rimasto ucciso, invece, un giovane che gli somigliava.

Successivamente l’uomo è risultato coinvolto anche nella gestione del giro di prostituzione in tre frequentatissimi nightclub della fascia tirrenica della provincia.

Inoltre altri collaboratori di giustizia hanno confermato il ruolo che il soggetto rivestiva anche il ruolo di segnalatore  dei cantieri da sottoporre ad estorsione.

Giro di prostituzione

Negli anni successivi, Galati Rando è risultato coinvolto anche nella gestione del giro di prostituzione in tre frequentatissimi nightclub.

I locali erano il “Dubai NightClub” di Caronia e il “Dolce Vita” ed il “Deja Vu” di Torrenova.

Le indagini economico finanziaria espletate dalla DIA hanno appurato che il soggetto nel tempo aveva incrementato il suo patrimonio attraverso il reimpiego di profitti illeciti.

Verosimilmente i profitti provenivano da fatti costituenti reati per alcuni dei quali è stato già condannato.

L’uomo non aveva comunque redditi ufficiali proporzionati ai suoi investimenti.

Beni sequestrati a GALATI GIORDANO Vincenzo a Messina

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