26 Dicembre 2024 08:01
Mina il principio delle buone intenzioni
Il primo ministro yemenita, Maeen Abdul-Malik Saeed, ha denunciato il comportamento degli Houthi rispetto agli sforzi di pace del suo governo. Per il premier l’atteggiamento dei ribelli è incomprensibile e ha minato il principio delle buone intenzioni.
“Gli Houthi hanno evitato di aprire le strade di Taiz. Il loro approccio si basa sull’ostruzione. La milizia Houthi ha risposto ai percorsi di riavvicinamento con attacchi terroristici”.
Abdul-Malik ha denunciato che la formazione filo iraniana sta minando vaste aree del Paese che hanno trasformato in un’area pericolosa anche per le rotte marittime.
Il premier dello Yemen ha anche sottolineato che il governo legittimo continua a chiedere alla Comunità internazionale di classificare gli Houthi come gruppo terroristico.
Dalla conclusione dell’accordo sotto la supervisione delle Nazioni Unite alla fine del 2018, la milizia Houthi ha già tentato di effettuare operazioni terroristiche nel Mar Rosso. Ha usato anche il territorio di Hodeidah per lanciare droni verso le l’Arabia Saudita. Oltre a violare il cessate il fuoco previsto dall’accordo.
Dalla fine dell’ultimo armistizio, il 2 ottobre 2022, il Paese è tornato al punto di partenza a causa dell’intransigenza degli Houthi. Per il loro tentativo di imporre le loro condizioni, che hanno ostacolato gli sforzi internazionali per estendere il cessate il fuoco per la terza volta.
Le Nazioni Unite hanno annunciato il 2 agosto che le parti yemenite avevano concordato di estendere l’armistizio per altri due mesi, secondo le stesse condizioni, dal 2 agosto al 2 ottobre 2022.