24 Novembre 2024 14:22
Disagio e paura a Rancio Valcuvia (VA), disagio paura ed ansia, la storia vera dei residenti
Due residenti raccontano la loro triste esperienza avvenuta d notte:
“non hanno visitato solo noi ma l’intero quartiere” e ci sarebbero dei piccoli video ma non si distingue il volto.
Dalle 23:30 alle 04:00 del mattino, ha aperto macchine, ed entrato in alcune case.
La reazione dei residenti?
“ognuno a casa propria” è il comportamento abituale che però ora sta cambiando, l’unione fa la forza.
Spaventati ma come vivono?
Non si vive, si sentono rumori dal bosco “cani che abbaiano”.
Il bosco è bello dal punto di vista naturalistico, ma in questi casi protegge chi non ha buone intenzioni.
Chiamati i Carabinieri come è giusto e corretto che avvenga, eppure la sorpresa dei residenti è tanta.
L’uomo ha atteso che i Carabinieri se ne andassero per tornare a fare quello che aveva in mente.
Noi comuni mortali non agiremmo così, lui invece, è un “professionista” che valuta con lucidità cosa fare.
Lo spavento dei residenti non è solo avere a che fare con ladri, gente che spaccia ecc. sono più che convinti che la situazione sia fuori controllo.
Il ladro controlla i movimenti delle forze dell’Ordine, che naturalmente intervengono su richiesta e stanno anche facendo prevenzione.
Ci sono incontri periodici tra le forze dell’Ordine anche assieme al Prefetto e ai parlamentari che spingono per il controllo del territorio.
A giudicare dai fatti ancora non basta, servono strumenti giuridicamente adeguati, personale specializzato tutte le tecnologie possibili e immaginabili.
Intervenire sulla strada è un conto, nei boschi è rischioso e difficile: per esempio in altre situazioni si possono usare i droni, ma non in questi casi.
Ci sono le fototrappole che di solito si usano per individuare chi abbandona i rifiuti, le intercettazioni telefoniche sono un altro strumento.
Le sim sono comunque reperibili sul mercato nero, e cambiate spesso, usando documenti rubati.
Restano i cani che possono dare l’allarme, se non li avvelenano, altro rischio.
Alla fine il fattore umano, come al solito, è quello che fa la differenza:
osservare tutti i dettagli di chi si muove nell’ombra, altezza, vestiti, modo di camminare, ecc.
Sono tanti piccoli dettagli che messi assieme possono fare la differenza, ma è chiaro che ci voglio persone sul posto e del posto che monitorino giorno e notte.
Noi ci siamo e nel nostro piccolo facciamo la nostra parte, garantendo l’anonimato a chi vorrà scrivere e parlare.