24 Novembre 2024 14:04
Analogico e digitale sono due mondi distinti, ma non in contraddizione.
Anzi, la digitalizzazione ha portato in molti ambiti alla riscoperta di un passato quasi nostalgico, da cui sono esplose nuove mode e manie, come ad esempio quella dell’e-commerce in chiave vintage, dall’abbigliamento all’oggettistica.
In alcuni specifici settori, come quello della tecnologia, l’incontro tra analogico e digitale assume contorni specifici, poiché riguardanti sia i contenuti che i dispositivi e i supporti tecnici, i quali si sono evoluti nel tempo.
A questo proposito, andando ancora più nel dettaglio, il mondo del gaming ha subito negli anni cambiamenti importanti: dalle prime console all’arrivo di Internet e della tecnologia mobile molte cose sono variate, anche se i grandi classici restano nel cuore degli appassionati, tanto che esiste uno specifico filone chiamato “retrogaming”.
Il retrogaming: alla riscoperta degli anni Ottanta
Ma cosa si intende con il termine retrogaming?
Il riferimento è prima di tutto all’utilizzo delle nuovissime tecnologie, anche mobile, per replicare le esperienze di gioco di alcuni videogames tipici del passato, e in particolare degli anni Ottanta.
Alcuni esempi? Senza dubbio la saga di Super Mario Bros e tutti i titoli delle console Nintendo o Sega Mega Drive, come anche il simbolico Pac-Man e tutti i videogiochi cosiddetti “arcade”, ovvero quelli dei tradizionali cabinati presenti nelle sale giochi di qualche anno fa.
Oggi il termine “arcade” fa riferimento a una modalità di giocare che, sebbene veicolata dalle migliori tecnologie d’avanguardia, si basa su semplicità grafica, intuitività, rapidità, ritmo, come nel caso, tanto per fare qualche esempio di successo, di Mortal Kombat, Street Fighter, Donkey Kong, Need For Speed.
Il vero fattore di cambiamento è dato dal fatto che questi giochi, affrancando gli utenti dal possesso di apparecchi, console e hardware spesso costosi, è divenuto ancora più diffuso e popolare, il più delle volte accessibile da portali specializzati e navigabili via desktop o app anche da mobile, grazie a una emulazione software senza eguali (si pensi soltanto al clamoroso successo di Nintendo Switch Virtual Console).
I giochi classici in versione digitale
In questo gusto riscoperto per un passato a dire il vero neanche troppo lontano, ma vissuto agevolmente e spesso in modo gratuito grazie alle nuove tecnologie, non poteva mancare una ri-attualizzazione dei giochi classici, da quelli di carte a quelli da tavolo, come gli scacchi o la dama, oppure il domino.
Per divertirsi online esistono portali che offrono un ampio catalogo di titoli, incluse specialità come il sudoku, il “sudoku diabolico”, il tetris, i quiz con le parole, e così via.
Per simulare l’interattività di questi giochi, sempre nella loro semplicità, esistono particolari versioni multigiocatore, anche reperibili, gratuitamente o con acquisti/pubblicità, dagli store di Apple e Android oppure su Facebook Gaming e Twitch.
I vantaggi dei giochi in versione digitale
Il vantaggio è che, proprio come accadeva per le versioni da viaggio dei giochi da tavolo come Forza 4, ci si può concedere una tregua videoludica anche durante le pause dal lavoro o mentre si è in una sala d’attesa, ad esempio.
E tutto questo si può fare anche da smartwatch: esistono infatti tantissimi giochi anche per Apple Watch, dai rompicapo ai trivial, passando per i nonsense e i giochi di ruolo.
Una menzione particolare, in questa riscoperta dei giochi tradizionali, riguarda il gioco d’azzardo. Nonostante la collaborazione degli operatori di gioco con le software house internazionali più prestigiose, i titoli di punta restano i classici di carte come la Briscola, la Scopa, il Poker, il Blackjack, ma anche le slot simili a quelle da bar.
La vocazione verso il digitale, con un sorpasso sul canale fisico in termini di spesa dal 2020 a questa parte, si è estesa anche alle lotterie e giochi come il Totocalcio o il superenalotto online. Il primo è stato riproposto e rilanciato dopo anni in versione digitalizzata, il secondo, come anche i Gratta & Vinci, è approdato al web e ha sancito un passo in più verso la dematerializzazione del gioco, con indubbi vantaggi per la filiera.
Sebbene si tratti di giochi di sorte, di abilità, a quota fissa o a “totalizzatore numerico”, anche questo particolare ramo del comparto videoludico evidenzia una riscoperta tecnologica della tradizione del gioco.
La digitalizzazione dei giochi da tavolo
I soggetti in campo in questa rivoluzione/incontro tra innovazione e tradizione ludica sono numerosi, come si è visto. Tra questi, un’ulteriore menzione particolare va fatta al mondo delle startup impegnate nel comparto.
Di recente, a questo proposito, la ligure Xplored ha stretto una partnership nientemeno che con la celebre azienda Hasbro: la collaborazione sarà finalizzata, tramite un sistema di gaming chiamato Teburu, a proporre un supporto in grado di rilevare attraverso dei sensori pedine, tabelloni, dadi e oggetti di gioco. Tutto ciò consentirà di offrire una sorta di compromesso tra videogioco di nuova generazione e boardgame: si ricorda che i titoli di Hasbro spaziano da Magic a Monopoly.
Il digitale, però, riserva sempre sorprese e, grazie alla tecnologia, non di rado si è assistito alla riproposizione in versione board di videogames più recenti.
Qualche titolo? Warcraft, Assassins’ Creed e la celeberrima saga di Tomb Raider, che tutti ricordano almeno nella versione cinematografica con protagonista la prima Lara, Angelina Jolie.