24 Novembre 2024 07:03
Arma dei Carabinieri, Roma, 27 settembre 2023 – Si è svolta oggi presso la Legione Allievi Carabinieri la cerimonia di commemorazione dell’80° anniversario della deportazione dei Carabinieri da Roma.
Arma dei Carabinieri. Il 7 ottobre 1943, paracadutisti tedeschi e SS circondarono le principali caserme dell’Arma della Capitale
catturando e deportando oltre 2 mila Carabinieri.
Arma dei Carabinieri. L’operazione fu condotta per neutralizzare i Carabinieri, ancora armati e in gran numero al loro posto, per garantire la sicurezza pubblica.
I tedeschi, infatti, si apprestavano a rastrellare il ghetto ebraico di Roma per deportarne gli abitanti.
Dei 2 mila Carabinieri catturati, oltre 600 non fecero ritorno.
Il Comandante Generale dell’Arma, Teo Luzi, ha sottolineato nel suo intervento il valore e il coraggio dei Carabinieri deportati, che:
“hanno scelto la strada dell’onore e il supplizio dei campi di internamento nazisti”.
“La memoria è come un faro che consente di vedere nel buio”, ha detto Luzi rivolgendosi ai ragazzi presenti
“il miglior modo per rievocarla è combattere ogni giorno per la difesa dei principi fondamentali della Costituzione”.
La deportazione dei Carabinieri da Roma fu una rappresaglia tedesca avvenuta il 7 ottobre 1943, durante la seconda guerra mondiale.
In quella data, paracadutisti tedeschi e SS circondarono le principali caserme dell’Arma della Capitale, catturando e deportando oltre 2 mila Carabinieri.
L’operazione fu condotta per neutralizzare i Carabinieri, ancora armati e in gran numero al loro posto, per garantire la sicurezza pubblica.
I tedeschi, infatti, si apprestavano a rastrellare il ghetto ebraico di Roma per deportarne gli abitanti.
Dei 2 mila Carabinieri catturati, oltre 600 non fecero ritorno. La maggior parte di loro morì nei campi di concentramento nazisti, tra cui Auschwitz, Mauthausen e Dachau.
La deportazione dei Carabinieri fu un atto di violenza e di ingiustizia che ha segnato profondamente la storia dell’Arma.
I Carabinieri deportati sono un esempio di coraggio e di fedeltà ai valori della Costituzione.
Conseguenze della deportazione
La deportazione dei Carabinieri ebbe conseguenze significative per l’Arma e per la città di Roma.
A livello dell’Arma, la deportazione ebbe un impatto negativo sulla sua efficienza e sul suo morale. Molti Carabinieri, infatti, furono costretti a nascondersi o a fuggire per evitare di essere catturati.
A livello della città di Roma, la deportazione dei Carabinieri lasciò la città indifesa e contribuì all’insicurezza diffusa in quei giorni.
Memoria della deportazione
La deportazione dei Carabinieri è stata ricordata in numerose occasioni, tra cui:
- La cerimonia di commemorazione che si svolge ogni anno il 7 ottobre presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma.
- La pubblicazione di libri e articoli sulla vicenda.
- La realizzazione di monumenti e targhe commemorative.
La memoria della deportazione dei Carabinieri è un importante momento di riflessione sulla storia e sui valori dell’Arma.
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