26 Dicembre 2024 07:51
Sotto la supervisione di KSrelief, le squadre del progetto hanno distrutto 596 ordigni inesplosi, 126 mine anticarro, due mine antiuomo e un ordigno esplosivo
Il Progetto Masam dell’Arabia Saudita ha smantellato 725 mine nello Yemen, piazzate dalla milizia Houthi appoggiata dall’Iran, nella prima settimana di gennaio. Sotto la supervisione dell’agenzia umanitaria saudita KSrelief, le squadre del progetto hanno distrutto 596 ordigni inesplosi, 126 mine anticarro, due mine antiuomo e un ordigno esplosivo. Gli esplosivi, piazzati indiscriminatamente dagli Houthi in tutto lo Yemen, rappresentano una minaccia per i civili, inclusi bambini, donne e anziani.
Il progetto Masam è una delle numerose iniziative intraprese dall’Arabia Saudita su ordine del re Salman per aiutare il popolo yemenita, aprendo le strade affinché gli aiuti umanitari raggiungano i cittadini del paese.
Le operazioni di sminamento hanno avuto luogo a Marib, Aden, Jouf, Shabwa, Taiz, Hodeidah, Lahij, Sanaa, Al-Bayda, Al-Dhale e Saada. Secondo Ousama Al-Gosaibi, amministratore delegato del progetto, dall’inizio dell’iniziativa nel 2018 sono state rimosse un totale di 427.534 mine.
Il progetto forma ingegneri locali addetti allo sminamento e fornisce loro attrezzature moderne. Offre inoltre sostegno agli yemeniti feriti dagli ordigni. Nel frattempo, KSrelief ha lanciato corsi di formazione ed empowerment nel governatorato di Hadramout, nello Yemen, come parte di un progetto per aiutare le ragazze a tornare a scuola. Il Ministero dell’Istruzione dell’Arabia Saudita sta collaborando con l’Organizzazione mondiale per l’educazione, la scienza e la cultura islamica per attuare il progetto.
I beneficiari hanno ricevuto corsi di formazione per cucire e ricamare e produrre alimenti e dolci, oltre ad altri corsi per sviluppare le loro competenze. Il progetto mira a responsabilizzare le ragazze fornendo risorse essenziali a 21 scuole, conducendo formazione per 350 insegnanti e mentori, allestendo 64 aule nei campi per sfollati, sostenendo 280 donne capofamiglia e lanciando 14 campagne di sensibilizzazione.