23 Novembre 2024 03:06
Primi provvedimenti contro l’ad della Maccarese Spa nell’inchiesta sull’ennesima morte bianca
Il Pm della Procura di Civitavecchia, dott.ssa Katia Marino, titolare del procedimento penale per omicidio colposo per l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro costato la vita al romano Edoardo Serafini, ha iscritto nel registro degli indagati il suo datore di lavoro, Claudio Destro. Il 63enne è l’ad della Maccarese Spa di Fiumicino, una delle più grandi aziende agricole e zootecniche del Paese, che appartiene al gruppo Benetton, dov’è successa la tragedia.
La dott.ssa Marino ha disposto anche l’autopsia sulla salma della vittima per accertare le cause e le modalità del decesso. Con particolare riferimento alla dinamica dell’incidente e quindi alla sua possibile correlazione con l’eventuale violazione di norme antinfortunistiche.
L’incarico è stato conferito nella mattinata di oggi, martedì 30 gennaio, negli uffici della Procura, al medico legale dott. Matteo Scopelliti, con inizio a seguire delle operazioni peritali a cui partecipa anche il medico legale dott. Antonio Grande quale consulente tecnico per le parti offese messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. Allo studio infatti, attraverso il responsabile della sede della Capitale, Angelo Novelli, si sono rivolti i familiari del lavoratore per essere assistiti, fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia.
Il tragico decesso del 29enne Edoardo Serafini
Nonostante la giovane età Serafini, regolarmente assunto dalla Maccarese Spa, era un operaio tecnico altamente specializzato. Si era diplomato all’istituto tecnico agrario “Garibaldi” di Roma, aveva seguito corsi di specializzazione anche all’estero. Era esperto, oltre che appassionato, di trattori e mezzi agricoli.
Ed è stato proprio mentre lavorava su un macchinario che, verso le 14.30 di mercoledì scorso, si è consumato il dramma. La gru su cui stava effettuando un intervento di manutenzione si sarebbe staccata dalla parte laterale del camion agricolo su cui era installata, finendo per colpirlo in pieno. Per lui non c‘è stato purtroppo niente da fare. Troppo gravi i politraumi riportati. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo dei sanitari del 118, accorsi dopo l’allarme lanciato dal collega. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Fregene e gli ispettori del Servizio di Prevenzione e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro della Asl Roma 3.
Ultimato l’esame autoptico, l’autorità giudiziaria darà il nulla osta alla sepoltura. Solo in quel momento i familiari del giovane, che ha lasciato in un dolore immenso i genitori, tre fratelli, una sorella e la compagna, tutti affidatisi a Studio3A, potranno fissare i funerali. Serafini era conosciutissimo e ben voluto da tutti, il suo tragico destino ha destato profonda commozione, oltre che rabbia per l’ennesima morte bianca. Hanno espresso il loro cordoglio, tra gli altri, anche il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, e il segretario generale della Cisl Lazio, Enrico Coppotelli.