22 Novembre 2024 02:36
Autolinee Toscane Firenze. Le nostre amministrazioni comunali non prendono minimamente in considerazione che tram e bus urbani dovrebbero essere gratuiti per i residenti, sì da svolgere la funzione di servizio pubblico e deterrente all’uso del mezzo privato.
Il fatto che questa gratuità ci sia in diverse città del mondo (1), indica che il saldo di bilancio tra calo dell’uso dei mezzi privati e conseguente calo dell’inquinamento, può non essere un’utopia.
Intanto, Firenze, città invivibile per la mobilità grazie ai lavori tutti in ritardo per la tramvia e, a parte le linee di quest’ultima che sono già attive, dove prendere un bus è sempre un’incognita, cosa fa la società di gestione del servizio, Autolinee Toscane (AT), per rendere la vita facile ed economica agli utenti?
Un accordo sindacale tra AT e Cgil, Cisl e Faisa vincola il premio di produttività dei controllori sui bus al raggiungimento di un minimo giornaliero di multe.
Ragion per cui, per esempio:
– a chi ha vidimato il biglietto dalla parte sbagliata (e che comunque il biglietto lo ha pagato) non gli si spiega l’errore, ma gli si fa pagare una multa come se non avesse titolo di viaggio.
– chi, non trovando rivendite o macchinette automatiche funzionanti, è costretto all’acquisto di un biglietto tramite sms, oltre a pagarlo più caro deve farlo almeno 2 minuti prima di salire a bordo.
E’ successo che persone che lo avevano acquistato un minuto prima sono state multate.
AT sembra non sapere che, nel mondo della digitalizzazione, in un minuto e anche meno Putin potrebbe distruggere tutta l’Europa e gli Usa insieme o – meno cruento – si può fare un bonifico istantaneo anche in Nuova Zelanda, ai nostri antipodi… ma loro – AT – hanno invece bisogno di due minuti per prendere atto del pagamento (che sono un’eternità quando sei fermo e ti passa davanti il mezzo da prendere e il prossimo chissà quando passa).
E’ evidente che questo avviene, per scelta aziendale e dei singoli controllori, solo per fare multe e non venir meno all’accordo sindacale.
Dobbiamo riconoscere che AT si è ben integrata in città. Il loro è l’applicazione del metodo Palazzo Vecchio, quando l’amministrazione cittadina include nel bilancio un tetto minimo di multe da comminare per l’efficienza finanziaria della sua attività. I risultati di Palazzo Vecchio sono il multificio (ZTL, autovelox, etc – 2)… per AT i loro guadagni (aziendali ed individuali).
Noi siamo rimasti a quelle norme del codice della strada, per esempio, che dicono che le contravvenzioni devono essere educative e non punitive…
cioè il contravventore deve essere consapevole dei fatti e, di conseguenza, non bisogna infierire su di lui.
Qui, invece, tra AT e Comune, sembra che facciano a gara a chi può fottere di più gli utenti dei loro servizi.
1 – https://www.aduc.it/notizia/mo
2 – https://www.aduc.it/articolo/m
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