25 Dicembre 2024 19:49
Al-Zindani ricopri a la carica di ambasciatore dello Yemen nel Regno dell’Arabia Saudita
Il Consiglio della leadership presidenziale yemenita ha emesso un decreto che nomina Shaye Mohsen Al-Zindani ministro degli affari Esteri e degli espatriati del governo legittimo dello Yemen.
Al-Zindani arriva quindi in sostituzione di Ahmed Awad bin Mubarak, che era stato nominato primo ministro del governo yemenita all’inizio dello scorso febbraio.
L’agenzia di stampa ufficiale yemenita “Saba” ha riferito che il decreto n. (100) del 2024 è stato emesso dal presidente del Consiglio direttivo presidenziale.
Al-Zindani ha ricoperto la carica di ambasciatore dello Yemen presso il Regno dell’Arabia Saudita.
Al-Zindani è nato nel distretto di Jahaf del Governatorato di Al-Dhalea, ha conseguito un dottorato in filosofia, una laurea in giurisprudenza e un dottorato onorario in scienze diplomatiche.
Al-Zindani ha ricoperto molti incarichi nel corpo diplomatico, in particolare:
Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario nel Regno dell’Arabia Saudita – Rappresentante Permanente dello Yemen presso l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, da gennaio 2017 fino alla sua nomina a Ministro degli Affari Esteri.
Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario presso il Regno Hascemita di Giordania 2010-2015.
Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario presso la Repubblica italiana – Ambasciatore Fuori Sede in Grecia, Serbia, Albania, San Marino 2005-2010.
Le squadre speciali del progetto hanno distrutto 520 ordigni inesplosi, 105 mine anticarro e quattro ordigni esplosivi improvvisati in Yemen.
Secondo un recente rapporto, il Progetto Masam dell’Arabia Saudita ha sminato 629 mine nello Yemen – che erano state piazzate dalla milizia Houthi – tra il 16 e il 22 marzo.
Sotto la supervisione dell’agenzia umanitaria del Regno KSrelief, le squadre speciali del progetto hanno distrutto 520 ordigni inesplosi, 105 mine anticarro e quattro ordigni esplosivi improvvisati.
Gli esplosivi, piazzati indiscriminatamente dagli Houthi in tutto lo Yemen, hanno rappresentato una minaccia per i civili, inclusi bambini, donne e anziani.
Il progetto Masam è una delle numerose iniziative intraprese dall’Arabia Saudita su richiesta del re Salman, che ha aperto le strade affinché gli aiuti umanitari raggiungano i cittadini del paese.
Le operazioni di sminamento hanno avuto luogo a Marib, Aden, Jouf, Shabwa, Taiz, Hodeidah, Lahij, Sanaa, Al-Bayda, Al-Dhale e Saada.
Secondo Ousama Al-Gosaibi, amministratore delegato del progetto, dall’inizio dell’iniziativa nel 2018 sono state rimosse un totale di 435.863 mine.
L’iniziativa forma ingegneri locali addetti allo sminamento e fornisce loro attrezzature moderne. Offre inoltre sostegno agli yemeniti feriti dagli ordigni.
Dall’inizio del conflitto nello Yemen, circa 5 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case, molte delle quali sfollate a causa della presenza di mine antiuomo.
Le squadre Masam hanno il compito di ripulire villaggi, strade e scuole per facilitare la circolazione sicura dei civili e la consegna di aiuti umanitari. antiuomo.
Il progetto Masam è una delle numerose iniziative intraprese dall’Arabia Saudita su ordine del re Salman per aiutare il popolo yemenita, aprendo le strade affinché gli aiuti umanitari raggiungano i cittadini del paese.
Le operazioni di sminamento hanno avuto luogo a Marib, Aden, Jouf, Shabwa, Taiz, Hodeidah, Lahij, Sanaa, Al-Bayda, Al-Dhale e Saada.
Il Comando Centrale degli Stati Uniti, Centcom, ha confermato che le forze della coalizione sono state in grado di intercettare e distruggere una nave-drone e due missili balistici antinave lanciati dagli Houthi dallo Yemen.
In una dichiarazione, Centcom ha dichiarato: “Il 21 marzo, tra le 8:50 e le 11:40 (ora di Sanaa), un aereo della coalizione ha ingaggiato e distrutto con successo una nave drone (USV) lanciata da terroristi Houthi sostenuti dall’Iran da un’area controllata da loro nello Yemen.
La nota spiegava che “le forze della coalizione sono riuscite a intercettare e distruggere due missili balistici antinave lanciati da terroristi Houthi sostenuti dall’Iran dalle aree controllate dagli Houthi nello Yemen verso il Mar Rosso. Non sono stati segnalati feriti o danni alle navi americane o alla coalizione”.
La dichiarazione aggiunge: “Queste armi rappresentano una minaccia imminente per le navi commerciali e della coalizione nella regione. Queste misure vengono adottate per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure per le navi commerciali e della coalizione”.