22 Novembre 2024 05:02
Scoperte Archeologiche sull’Etna: Mascali e il Suo Antico Borgo Bizantino
Etna. Presentazione dello Scavo Archeologico a Mascali
Il recente scavo archeologico a Mascali, situato sull’Etna, ha catturato l’attenzione di appassionati e studiosi, con un’affluenza di ben 200 visitatori in un’ora.
L’entusiasmo per l’archeologia è palpabile, e il sito ha rivelato reperti straordinari che risalgono a oltre 1400 anni fa.
Fondamentale il supoporto dell’INGV con le prospezioni georadar.
“Il supporto dell’INGV è stato fondamentale. Infatti sono state realizzate delle prospezioni georadar ad opera dei tecnici Valerio Materni e Vincenzo Sapia della Sezione di Roma2 dell’INGV. Ma lo scavo – ha continuato Mariarosaria Grasso, archeologa e Presidente dell’Archeoclub D’Italia Area Ionico – Etnea – è particolarmente interessante”.
La Dichiarazione dell’Archeologa Mariarosaria Grasso
Mariarosaria Grasso, archeologa e Presidente dell’ArcheoClub d’Italia Area Ionica – Etnea, ha dichiarato: “Potrebbe essere l’alba di un borgo risalente a ben 1400 anni fa, sull’Etna! È venuta alla luce la parte di epoca bizantina di quello che potrebbe essere un complesso monumentale paleocristiano. Potrebbe essere parte del Complesso Monumentale di Papa Gregorio Magno.” Lo scavo ha rivelato numerosi frammenti di materiali fittili, tegole e vasellame, databili tra il VI ed il IX secolo d.C., che testimoniano la frequentazione ininterrotta dell’area, ricca di sorgenti d’acqua e quindi adatta all’insediamento umano fin da epoca remota.
La Collaborazione tra Archeoclub, Soprintendenza e INGV
Questo progetto di scavo è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Archeoclub d’Italia sede Area Ionico – Etnea, la Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania e il Comune di Mascali, con il prezioso supporto dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Il contributo dell’INGV è stato fondamentale per realizzare delle prospezioni georadar, che hanno permesso di mappare il sottosuolo e individuare con precisione i reperti archeologici.
Le Dichiarazioni di Rosario Santanastasio e Angela Merendino
Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia, ha sottolineato: “Stiamo parlando di un risultato straordinario. Siamo dinanzi ad uno scavo, in prossimità di una chiesetta, sull’Etna, nel cuore di un borgo, a testimonianza del contributo concreto, pratico, vivo che la nostra associazione con le quasi 200 sedi in tutta Italia, fornisce ogni giorno alla valorizzazione di tutto il patrimonio culturale.”
Angela Merendino, Direttrice dello Scavo Archeologico di Nunziata di Mascali, ha aggiunto: “La scelta di scavare ci ha dato delle sorprese interessantissime. È venuto alla luce un muro che potrebbe farci pensare al muro esterno di navata. Ci potremmo trovare in un momento della storia del sito di Nunziata di Mascali, forse con una chiesa molto più ampia, una chiesa a tre navate.”
Importanza dello Scavo per la Storia Locale
Il sindaco di Mascali, Luigi Messina, ha evidenziato come questo sito possa fornire ulteriori informazioni di carattere storico sull’area. “Questo sito può dare ulteriori informazioni di carattere storico su quest’area dove i sospetti sono tanti, come l’avere avuto una città in questo luogo che magari poteva essere importante per tutta l’area ionica – etnea.”
Giusi Liuzzo, Consigliera Nazionale Archeoclub d’Italia e Presidente Archeoclub d’Italia sede di Catania, ha ribadito l’importanza della conoscenza e della valorizzazione dei beni culturali: “Prima eravamo pochi, ora in Sicilia siamo tanti con tante sedi e saremo sempre di più perchè c’è questo desiderio, da parte del cittadino, di capire cosa sia la pietra antica e cosa fosse un bene culturale.”
La Scoperta di un Possibile Complesso Monumentale Paleocristiano
Lo scavo ha portato alla luce un tratto di un imponente canale per la conduzione delle acque ricoperto da lastroni in pietra lavica e un pavimento in coccio pesto, ritrovato anche all’interno della chiesa medievale e paleocristiana. Questi ritrovamenti suggeriscono la presenza di un complesso monumentale paleocristiano, forse parte del Complesso Monumentale di Papa Gregorio Magno.
Mariarosaria Grasso ha inoltre menzionato una lettera dell’epistolario di Papa Gregorio Magno, che fa riferimento a un monastero sopra Mascali, suggerendo che le strutture ritrovate potrebbero appartenere a quel complesso.
Il Supporto dell’INGV nelle Prospezioni Georadar
Il supporto dell’INGV è stato cruciale per lo scavo. Valerio Materni e Vincenzo Sapia della Sezione di Roma2 dell’INGV hanno realizzato delle prospezioni georadar che hanno permesso di mappare il sottosuolo con precisione, facilitando l’individuazione dei reperti.
L’Entusiasmo per l’Archeologia a Mascali
La presentazione dello scavo ha dimostrato quanto l’archeologia possa entusiasmare e coinvolgere la comunità. Rosario Santanastasio ha commentato: “Quello di Mascali è l’ennesimo modello virtuoso di uno scavo che vede in campo direttamente ArcheoClub d’Italia al fianco della Soprintendenza, dell’Ingv e del Comune di Mascali.”
L’Impegno per la Valorizzazione dei Beni Culturali
Giusi Liuzzo ha sottolineato l’importanza dell’impegno nella valorizzazione dei beni culturali: “Siamo volontari per i Beni Culturali ma nel nostro motto di volontariato includiamo la conoscenza e la conoscenza dei Beni Culturali. Lavoriamo tantissimo, soprattutto nelle scuole proprio per divulgare il concetto di bene culturale, per farlo conoscere chiaramente e quindi per farlo apprezzare.”
Conclusione
Gli scavi archeologici a Mascali, sull’Etna, hanno portato alla luce reperti significativi che offrono una nuova comprensione della storia locale e delle civiltà che hanno abitato questa regione. La collaborazione tra Archeoclub, Soprintendenza, Comune di Mascali e INGV è stata essenziale per il successo del progetto, dimostrando come il lavoro congiunto possa portare a scoperte straordinarie e contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale.
L’entusiasmo e l’interesse della comunità per l’archeologia sono cresciuti, e Mascali si conferma un sito fondamentale per lo studio e la comprensione delle antiche civiltà che hanno vissuto alle pendici dell’Etna. La storia di Mascali continua a emergere dal sottosuolo, rivelando i suoi segreti e affascinando gli appassionati di tutto il mondo.
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