19 Settembre 2024 18:12
Lecce. Bambina Infibulata: una Tragedia Inaccettabile
Il caso della bambina di otto anni infibulata a Lecce ha riacceso i riflettori su una pratica brutale.
Nonostante sia vietata, la mutilazione genitale femminile (MGF) è ancora presente in Italia e in molte altre parti del mondo.
La Mutilazione Genitale Femminile in Italia
In Italia, la mutilazione genitale femminile è illegale dal 2006. La legge n. 7 del 9 gennaio 2006 prevede pene severe per chi pratica o facilita questa barbarie. Tuttavia, nonostante il divieto, si stima che migliaia di donne e bambine in Italia siano state sottoposte a MGF. Secondo l’UNICEF, circa 57.000 donne e ragazze che vivono in Italia potrebbero essere vittime o a rischio di MGF. La maggior parte dei casi riguarda immigrati provenienti da paesi dove questa pratica è comune.
In Cosa Consiste l’Infibulazione
L’infibulazione è la forma più grave di MGF. Consiste nella rimozione totale o parziale dei genitali esterni femminili e nella cucitura della vulva, lasciando solo una piccola apertura per l’urina e il flusso mestruale. Questo intervento causa dolori insopportabili, problemi di salute cronici, complicazioni durante il parto e traumi psicologici profondi. È una pratica che viola i diritti fondamentali delle donne e delle bambine.
Dove Si Pratica Ancora l’Infibulazione
L’infibulazione e altre forme di MGF sono ancora diffuse in molte parti del mondo. Si stima che oltre 200 milioni di donne e ragazze abbiano subito MGF in 30 paesi. Ecco alcuni dei paesi dove questa pratica è ancora comune:
Somalia: Il 98% delle donne ha subito MGF.
Guinea: Il 97% delle donne è vittima di MGF.
Djibouti: La prevalenza è del 93%.
Egitto: Circa l’87% delle donne ha subito MGF.
Mali: L’89% delle donne è vittima di MGF.
Le Cause della MGF
La MGF è spesso giustificata con motivazioni culturali, religiose e sociali. In molte comunità, si crede che la MGF garantisca la purezza e la fedeltà delle donne. Alcuni la considerano un rito di passaggio all’età adulta. Tuttavia, non esistono basi religiose per questa pratica. Né il Corano né la Bibbia richiedono la mutilazione genitale femminile.
Le Conseguenze della MGF
Le conseguenze della MGF sono devastanti. Le donne che subiscono MGF possono sperimentare complicazioni mediche immediate come emorragie, infezioni e dolore estremo. A lungo termine, possono soffrire di problemi urinari, cisti, infezioni ripetute, infertilità e complicazioni durante il parto. Dal punto di vista psicologico, la MGF può causare traumi profondi, ansia, depressione e disfunzioni sessuali.
La Lotta Contro la MGF
La lotta contro la MGF è una battaglia globale. Organizzazioni internazionali come l’ONU e l’UNICEF sono in prima linea nella sensibilizzazione e nella prevenzione. In Italia, numerose associazioni lavorano per informare e proteggere le comunità a rischio. È fondamentale educare e sensibilizzare sia le comunità di origine che la società italiana sull’importanza di eliminare questa pratica.
Il Ruolo delle Istituzioni
Le istituzioni italiane giocano un ruolo cruciale nella lotta contro la MGF. La legge italiana punisce severamente chi pratica, facilita o promuove la MGF. È essenziale che le autorità sanitarie, educative e legali lavorino insieme per prevenire e intervenire tempestivamente nei casi di MGF. La formazione del personale medico e scolastico è fondamentale per riconoscere e denunciare i casi sospetti.
Testimonianze e Storie di Sopravvissute
Le testimonianze delle sopravvissute alla MGF sono strazianti. Molte di loro raccontano di aver subito la mutilazione in giovane età, spesso senza anestesia, e di aver sofferto dolori inimmaginabili. Le loro storie sono un potente strumento di sensibilizzazione. Dare voce alle vittime è cruciale per comprendere l’orrore della MGF e per mobilitare l’opinione pubblica contro questa pratica.
Campagne di Sensibilizzazione
Le campagne di sensibilizzazione sono fondamentali per combattere la MGF. In Italia, molte organizzazioni promuovono iniziative educative rivolte sia alle comunità di immigrati che alla popolazione generale. Queste campagne includono workshop, seminari, materiali informativi e supporto psicologico per le vittime. È essenziale che tutti, dai genitori agli insegnanti, dai medici ai leader comunitari, siano informati e coinvolti nella lotta contro la MGF.
Il Futuro della Lotta contro la MGF
Eliminare la MGF richiede uno sforzo collettivo e continuativo. È necessario che le leggi siano applicate rigorosamente e che le vittime ricevano il sostegno necessario per superare i traumi subiti.
La collaborazione internazionale è fondamentale per mettere fine a questa pratica. Ogni paese deve fare la sua parte per proteggere i diritti delle donne e delle bambine.
Conclusione
Il caso della bambina infibulata a Lecce è un triste promemoria che la mutilazione genitale femminile è ancora una realtà. È una pratica inaccettabile che deve essere combattuta con tutte le forze.
Solo attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e l’applicazione rigorosa delle leggi possiamo sperare di eliminare definitivamente la MGF. La protezione dei diritti delle donne e delle bambine deve essere una priorità per tutta la società.
Chi opera l’infibulazione – conosciuta anche come “circoncisione faraonica” – crea il sigillo “tagliando e riposizionando le piccole o le grandi labbra, talvolta mediante cuciture, con o senza rimozione del prepuzio/cappuccio clitorideo e del glande”. Così si legge sul sito dell’Organizzazione mondiale per la Sanità.
In questo modo si lascia solo un piccolo foro per il passaggio dell’urina e del flusso mestruale.
i progressi verso l’abolizione dell’infibulazione, come previsto dall’Agenda 2030 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibili, non sono molti.
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