Alberto Bertone di Acqua Sant’Anna, manda un messaggio chiaro ai dipendenti e alla politica

Acqua Sant’Anna, un marchio molto importante in Italia, dà un esempio concreto di solidarietà

acqua sant’anna. Alberto Bertone, un personaggio solido, concreto e dalle idee chiare, punta sulla sostenibilità e sull’ambiente.

Bertone: “Abbiamo iniziato a costruire tutto il fabbricato in legno, siamo stati attenti ai trasporti, abbiamo utilizzato la bottiglia quadrata per ottimizzare lo spazio nei carichi sui tir“.

Il  numero uno si muove in maniera disinvolta e punta sulla sostenibilità con acqua Sant’Anna.

“«Io non produco plastica. Anzi. Chiedo di poter imbottigliare acqua con plastica riciclata. Già lo faccio al 50%, di più non riesco».

Lancia nuovi prodotti a dimostrazione di quanto sostiene, allargando gli orizzonti aziendali

I nuovi: Sant’Anna Fruity Touch (acqua fruttata nei tre gusti limone, lime e zenzero e guaranà e frutti rossi) e Sant’Anna Beauty (Collagene e Hyaluronic Acid).

Ripropone la cauzione

Alberto Bertone propone ormai da diversi anni il sistema della cauzione: “mettere una cauzione su ogni bottiglia in plastica”.
E cosa avviene? ” Farebbe sì che il consumatore spenda un po’ di più al momento dell’acquisto ma che, dopo averla bevuta, non la getti, recuperando i centesimi che gli spettano.”
“noi capitalisti salveremo il pianeta”.

Il bonus ai dipendenti

“Grazie del bonus contro il carovita”, i ringraziamenti si sprecano, e si capisce bene, coi tempi che corrono..

Il suo intento

Il presidente Bertone: “Vicini ai nostri lavoratori, forza della nostra azienda”, una forma di ringraziamento e di vicinanza ai lavoratori che gli permettono di crescere.

Ha capito tutto il presidente, le buone relazioni le tiene scavalcando i sindacati, parlando direttamente ai suoi collaboratori.

Altri imprenditori tagliano, licenziano e non ce la fanno, lui invece, forte della leadership che ha conquistato, “usa” bene i soldi e non per comprarsi una Ferrari o uno Yacht.

Bertone fa politica economica seria, non come i nostri politici inetti e chiaccheroni:

afferma di  «offrire a tutte le famiglie un aiuto concreto per fare fronte a questo periodo difficile».

Messaggio ai dipendenti, alla politica e agli altri imprenditori

«Spero – sottolinea – che dicendolo pubblicamente anche altri lo facciano. Non risolve i problemi, ma è qualcosa.

Ci costa tra 700mila e 800mila euro e ai dipendenti arriveranno in totale 400mila euro.

Penso che lo Stato dovrebbe detassare tutte le aziende che lo fanno, così potremmo regalare ancora di più.

Vedere la faccia dei dipendenti, che conosco uno a uno, molto contenti, mi riempie di gioia, tanti sono venuti a parlarmi dei loro problemi e a ringraziarmi».

L’Olivetti del 2022, un uomo da premiare, speriamo che il Presidente della Repubblica lo accolga e premi.

 

 

 

 

Condividi sui social