Cibo spazzatura, nuovo studio: aumenta le allergie alimentari nei bambini

Cibo spazzatura. Napoli, 8 gennaio 2024 – Un nuovo studio condotto dal Ceinge Biotecnologie avanzate ‘Franco Salvatore’ di Napoli ha rilevato che il consumo di cibo spazzatura è associato a un aumento del rischio di allergie alimentari nei bambini.

La ricerca, pubblicata sulla rivista “Pediatrics”, ha coinvolto un totale di 105.151 bambini della Regione Campania, di età compresa tra 0 e 14 anni.

I ricercatori hanno scoperto che i bambini che consumavano più alimenti ultra-processati:

ovvero quei prodotti a basso valore nutrizionale e ad elevato contenuto di grassi o zuccheri, avevano un rischio maggiore di sviluppare allergie alimentari.

In particolare, il rischio era tre volte maggiore nei bambini sotto i 3 anni.

Secondo i ricercatori, il cibo spazzatura può favorire la comparsa di allergie alimentari in diversi modi.

Innanzitutto, può alterare la composizione del microbiota intestinale, che svolge un ruolo importante nella regolazione del sistema immunitario.

Inoltre, può contenere allergeni, come i conservanti o i coloranti artificiali.

“I nostri risultati suggeriscono che è importante limitare il consumo di cibo spazzatura nei bambini”, ha dichiarato Roberto Berni Canani, autore dello studio.

“In particolare, è importante evitare di dare ai bambini alimenti ultra-processati prima dei 3 anni di età”.

I dettagli dello studio:

«La composizione dei cibi ultra-processati si può semplicemente sintetizzare così – spiega Roberto Berni Canani –: sono molto ricchi di quello che fa male e poco o niente di quello che fa bene.

Sono ricchi di zuccheri, sale, carboidrati e grassi idrogenati e poveri di fibre, proteine, vitamine e minerali. Il loro successo dipende da altro:

sono buoni e sono pronti da mangiare subito, al massimo dopo un veloce passaggio nel forno a microonde.

Secondo uno studio recente condotto negli USA, il 67 per cento delle calorie della dieta di un bambino proviene oramai da alimenti ultra-processati.

Succede negli Stati Uniti. Ma è una tendenza in forte crescita anche in Italia».

E anche in questo caso dobbiamo smetterla di considerare l’America come modello, anzi il consumismo sta uccidendo la salute a favore dell’economia.

Malata pure quella, vedi deficit incredibile.

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