cibo: l’esplosione del prezzo del gas provoca danni incontenibili agli agricoltori

La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea sugli effetti dei rincari della bolletta energetica.

L’esplosione del costo del gas ha dunque un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola

In un momento in cui con la siccità ha devastato i raccolti con perdite stima pari a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione.

I dati Crea

Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne – denuncia Coldiretti Varese –

 più di 1 azienda agricola su 10 rischia di non farcela

E ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari”.

L’aumento dei costi

Aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio ma aumenti riguardano l’intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori nel sottolineare che “nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro anche con lo sviluppo di alternative energetiche che offre il settore agricolo, dal fotovoltaico su tetti stalle e cascine senza consumo di suolo al biometano”.

 

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